Perché arrestarli? Sa tanto di sproporzione all'italiana: non ci sono tangenti né reti criminali, solo dei presunti favoritismi in una gara del 2021, insomma, cose serie, ma non da manette all'alba. Federica Mogherini e Stefano Sannino non rischiavano di scappare, i sequestri li hanno già fatti, la magistratura belga ha voluto persino la rimozione dell'immunità diplomatica manco fossero due narcos sulla pista di decollo. Sono indagini che passano dall'Eppo (European Prosecutor's Office) che per sua natura tende ad agire energicamente, e lo sapevamo, ma il Belgio ha ammanettato senza neanche considerare altre misure (convocazione, interrogatorio) come ad affermare un'autorità più che una necessità investigativa: succede spesso, e i paesi ospitanti obbediscono con eccesso di zelo.
Il Belgio ci ha abituati a iniziative fragorose e poi sgonfiate: senza neanche citare il solito Qatargate, che è finito in una nuvola impalpabile; un alternarsi di iperattivismo e dilettantismo che a Bruxelles conoscono bene e che sa di film già visto, di inchiesta amministrativa (ben venga, beninteso) che procede come un affaire criminale con l'urgenza di spettacolarizzare gli arresti. Ci è capitato di citare la magistratura estera come esempio di morigeratezza: quella belga non rientrava mai nel gruppo.