La mossa disperata della Salis: cosa fa per non perdere l'immunità

L'ennesimo tentativo dell'eurodeputata di Avs di convincere chi di dovere a non toglierle l'immunità

La mossa disperata della Salis: cosa fa per non perdere l'immunità
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In queste ore a Bruxelles potrebbe decidersi il futuro di Ilaria Salis in relazione all'immunità parlamentare: l'Ungheria ha chiesto di sospenderla, relativamente ai fatti contestati da Budapest, per sottoporla al processo che la vede accusata di lesioni gravi nei confronti di due attivisti della destra ungherese. Salis nega ogni addebito in merito ma ha trascorso oltre un anno in un carcere della Capitale ungherese in attesa del processo. I fatti di cui è accusata Salis si sono svolti nel febbraio del 2023, quindi sono antecedenti all'elezione al parlamento europeo, il che dovrebbe far pendere la bilancia del Juri verso la sospensione dell'immunità, come accaduto ad altri parlamentari. Ma non è un'equazione così lineare.

L'europarlamentare eletta tra le fila di Avs, in questo anno in cui è arrivata a Bruxelles, si è spesso spesa per evitare che le venisse ritirata l'immunità e l'ultimo atto di questa campagna è stato la trasformazione in youtuber. Salis ha aperto un profilo su YouTube in cui ha pubblicato il suo primo video, "#freeallantifa". Ha tenuto dentro quella che secondo lei è l'estrema destra europea, compreso Matteo Salvini che dice "prima gli italiani". In più occasioni in passato è stato fatto passare il messaggio che gli antifascisti, in quanto tali, devono avere una sorta di immunità permanente che li protegge in caso di accuse per manifestazioni violente, che è ciò che è accaduto a Salis e ad altri del suo gruppo che a febbraio 2023 si trovavano in Ungheria per contrastare il "Giorno dell’Onore", manifestazione che ogni anno viene organizzata a Budapest dall'estrema destra.

"Mentre l’estrema destra sfila liberamente, gli antifascisti vengono arrestati, rinchiusi in prigione e trascinati in processi farsa", accusa Salis. Non è chiaro cosa sia accaduto quel giorno in Ungheria ma di antifa arrestati ce ne sono stati diversi, così come di manifestanti della parte opposta. "Non è solo una questione ungherese. È una battaglia internazionalista, che riguarda la libertà di tutti e la democrazia in tutta Europa. La solidarietà è la nostra arma. Usiamola", ha concluso Salis, lanciando il video di YouTube attraverso i suoi canali social. Qui l'eurodeputata si esibisce in un inglese stentato raccontando la sua storia, ricordando le manette e i ceppi con i quali è stata condotta in tribunale, e la storia di altri antifa come lei. È una verità di parte, la sua, com'è normale che sia: l'altra parte ne ha una diametralmente opposta.

Per questo sembra solo un video per convincere chi di dovere a lasciarle l'immunità, con la quale Salis si sentirà sicura di poter tornare provocatoriamente in Ungheria nelle prossime settimane per il Pride.

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