Europa

Su nucleare e materie prime si rinsalda l'asse con Parigi. La sfida del fondo sovrano

Giorgetti alla Bce: "L’inflazione non si risolve solo alzando i tassi". Urso sigla un’intesa su 17 punti

Su nucleare e materie prime si rinsalda l'asse con Parigi. La sfida del fondo sovrano


Tanta politica e poca finanza nel vertice tra il ministro francese delle Finanze e della Sovranità industriale, Bruno Le Maire, e i titolari italiani dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e delle Imprese, Adolfo Urso, nell'ambito della prima consultazione periodica prevista dal Trattato del Quirinale. Nel corso degli incontri non si sono approfonditi i temi più caldi che vedono contrapposti i due Paesi come la «resistenza» di Vivendi in Tim sul progetto rete unica e l'asse Poste-Caltagirone contro Crédit Agricole nell'asset manager Anima. Al centro dei discorsi alcuni punti programmatici su cui Parigi e Roma collaboreranno in ambito europeo come spazio, nucleare, idrogeno verde, pannelli solari e, soprattutto, materie prime critiche per non dipendere più dalla Cina. La definizione delle priorità comuni è fondamentale per procedere speditamente all'interno del Consiglio Ue dove, purtroppo, prevalgono le divisioni. Anche sui temi di politica economica. Il ministro Giorgetti ha ricordato che «l'inflazione è il reale problema di tutti e non credo che si possa risolvere soltanto con una politica restrittiva di tassi d'interesse». La stoccata alla Bce, che non sembra voler recedere dai propositi di ulteriori strette monetarie, è servita a sottolineare che Italia e Francia stanno «finalizzando proposte per andare incontro alle esigenze reali delle persone». Il ministro Urso, invece, ha sollevato il problema della deroga al regime degli aiuti di Stato che consente a Paesi come la Germania (ma anche la Francia), che hanno maggiori margini di bilancio, di sostenere la competitività delle proprie imprese rispetto a quelle Usa che contano sul maxipiano da 390 miliardi di Biden. La riforma, ha evidenziato, «deve essere mirata e temporanea a sostegno dei settori strategici». La vera priorità è la creazione di un fondo sovrano Ue «che possa sostenere le imprese a investire in settori strategici». Un'idea che Le Maire si è riservato di «approfondire tecnicamente». Nella dichiarazione di 17 punti che hanno sottoscritto Urso e Le Maire, vengono anche specificati i settori che riceveranno aiuti: solare, eolico, batterie e materie prime critiche. Su queste ultime, inoltre, Le Maire ha anche proposto al collega italiano di partecipare al progetto di «un fondo di investimento pubblico-privato che la Francia ha avviato» con una base da 500 milioni di euro, con l'obiettivo di arrivare a un miliardo di euro. Anche Cassa depositi e prestiti, proprio ieri, ha ricordato l'eccessiva dipendenza dell'Ue dalle importazioni di materie prime critiche, oggi superiore all'80%. E ha spiegato che per promuovere l'autonomia strategica della Ue è importante investire in tecnologie e rilanciare le attività di estrazione mineraria in chiave sostenibile. Il ministro francese ha anche spiegato di voler «aprire una cooperazione sulla filiera nucleare per l'industria e sull'idrogeno verde», e di voler proseguire quella sui semiconduttori e sullo spazio, anche per far tornare in volo Vega C, il lanciatore europeo realizzato da Avio. Con il ministro Giorgetti, invece, Le Maire ha affrontato il tema dei finanziamenti insufficienti per accompagnare la transizione industriale. I fondi pubblici non bastano più, quindi occorre coinvolgere il più possibile risorse private.

Una strada che si studierà è un sistema di garanzie europee e dei singoli Paesi per incoraggiare investitori privati verso progetti strategici.

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