L'Europa ha risposto in modo positivo all'appello di Giorgia Meloni sul tema migranti. E ora da palazzo Chigi trapela "profonda soddisfazione". Dopo l'accorata lettera scritta dal premier ai vertici delle istituzioni Ue, il presidente della Comissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha dato seguito a quell'interlocuzione riconoscendo le ragioni poste dal nostro capo di governo. "Condivido totalmente la tua opinione che come europei, politici e cittadini, abbiamo il dovere morale di agire per evitare simili tragedie", ha scritto la numero uno dell’esecutivo comunitario, parlando della recente strage come un "richiamo a raddoppiare la nostra determinazione a portare soluzioni efficaci e durature".
Migranti, Von der Leyen risponde a Meloni
Sembrano fortunatamente passati i tempi in cui l'Italia non riusciva a far sentire la propria voce in Europa. A pochi giorni dalla missiva nella quale Giorgia Meloni chiedeva all'Ue un maggior impegno per "fermare la tratta di essere umani", Von der Leyen ha riconosciuto all'Italia la necessità di ulteriori provvedimenti europei in materia. "Abbiamo dimostrato che quando agiamo insieme, l'Ue può gestire la migrazione", ha scritto il presidente della Commissione europea, riferendosi in particolare all'accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra. Purtroppo, però, l'Europa non è stata altrettanto efficace nel dare risposte sui migranti che sbarcano sulle coste italiane e proprio a questo vulnus il nostro premier aveva fatto indirettamente riferimento.
I tre impegni dell'Ue
Nella missiva di risposta all'Italia, Von der Leyen ha individuato tre priorità da perseguire sul tema migranti: aiutare chi ha bisogno di protezione internazionale, prevenire le partenze irregolari, combattere i trafficanti criminali, offrire percorsi per una migrazione sicura e legale, rimpatriando quelli che non hanno il diritto a restare. Proponimenti che fanno ben sperare e che però attendono ora di assumere una concretezza. Il presidente ha inoltre annunciato che, da qui al 2025, l'Ue metterà a disposizione mezzo miliardo per il reinsediamento in Europa - attraverso corridoi umanitari - di circa 50mila persone. Nella lettera tuttavia non si leggono riferimenti alla strategia da assumere nei confronti delle navi Ong.
"Profonda soddisfazione" per parole Von der Leyen
Ma il riscontro arrivato dalla Von der Leyen ha sicuramente tratti incoraggianti. E infatti, in una nota, palazzo Chigi ha espresso "profonda soddisfazione per le parole indirizzate all'Italia e all'azione dell'esecutivo sul tema della migrazione da parte del presidente della Commissione europea". Dalle parole di quest'ultima - viene infatti rimarcato - emerge infatti la "piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio". Il presidente, difatti, ha fatto riferimento a ulteriori azioni da coordinare e intraprendere a livello Ue nelle già citate tre direzioni programmatiche.
Lo sforzo italiano nella gestione e nel salvataggio dei migranti
In particolare - prosegue palazzo Chigi - "la volontà della Commissione di intensificare la cooperazione con i principali partner in Nord Africa, di istituire un quadro di cooperazione rafforzata, di lavorare a un 'coordinamento della ricerca e del soccorso', di fornire ulteriore sostegno economico nella gestione delle frontiere marittime, oltre alla volontà di tenere il dossier migratorio al centro del prossimo Consiglio europeo di marzo in vista di un futuro accordo sul Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo corrispondono perfettamente alle richieste portate in questi mesi dal governo italiano presso le istituzioni europee". Infine, il governo ha esprime soddisfazione per la consapevolezza - trapelata dall'Ue - dello "sforzo che l'Italia ha profuso in questi anni nella gestione dei flussi migratori e nel salvataggio in mare lungo le principali rotte migratorie del Mediterraneo Centrale".
A dimostrare il carattere
positivo dell'interlocuzione, il fatto che Von del Leyen avesse sottolineato di sentirsi "incoraggiata dalla reazione e, in particolare, dall’impegno mostrato dall’Italia a lavorare a stretto contatto" con la Ue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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