Ex spia russa avvelenata, tirato in ballo Putin

LONDRA. «È stato quel bandito di Putin»: così l'oligarca in disgrazia Boris Berezovski, dal 2001 esule a Londra, tira in ballo il leader del Cremlino per il misterioso avvelenamento di un ex-colonnello dei servizi segreti russi, Aleksandr Litvinenko, che da due settimane è tra la vita e la morte in un ospedale della capitale britannica. Estremamente critico nei confronti del regime capeggiato da Vladimir Putin, tanto da rinfacciargli di aver cinicamente orchestrato nel 1999 una serie di sanguinosi attentati terroristici a Mosca per poter scatenare di nuovo la guerra in Cecenia, Litvinenko si è sentito male due ore dopo aver pranzato con un «contatto» italiano, Mario Scaramella, al ristorante giapponese «Itsu» nella zona di Piccadilly. Una serie di esami tossicologici ha indicato all'origine dell'avvelenamento una sostanza micidiale, il tallio. Da sei anni fuggiasco in Occidente dopo aver lavorato a lungo ai vertici dell'Fsb, i servizi segreti «eredi» del Kgb, da un mese cittadino britannico, Litvinenko si era messo ad indagare sull'omicidio di Anna Politkovskaia, la coraggiosa giornalista indipendente uccisa il mese scorso a pistolettate a Mosca dentro l'ascensore di casa. L'ex-spia russa ha 43 anni e non ha dubbi che l'Fsb ha cercato di farlo fuori: «Probabilmente - ha detto ad un giornalista del domenicale Sunday Times che è riuscito a parlargli in ospedale dove è piantonato dalla polizia - pensavano che morissi entro tre giorni per infarto». L'avvelenamento risale al 1° novembre. L'ex agente russo ha raccontato che Scaramella gli aveva promesso documenti scottanti sulla morte della Politkovskaia, per cui gli aveva proposto di incontrarsi in un ristorante giapponese nei pressi di Piccadilly Circus. «Io ordinai da mangiare per tutti e due ma lui non mangiò nulla.

Era estremamente nervoso mentre mi passava un documento di quattro pagine da leggere immediatamente, che conteneva una lista di nomi di persone, tra cui agenti del Fsb, sospettati di essere coinvolti nell'omicidio della giornalista».

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