Gli ex An stanno con Silvio: «Fini? Un generale senza truppe»

Cera una volta il partito di plastica. Leggenda metropolitana o invidia politica per una Forza Italia appena nata e già vincente, la favola si propagò e circolò nei salotti buoni e tra i giornali progressisti. Oggi quella favola non la si può raccontare nemmeno ai bambini. Gli indizi sono ben più di tre. E tutti dicono che a due anni esatti dal «discorso del predellino» di Silvio Berlusconi a piazza San Babila, quello della libertà è un vero popolo. Numeroso. E soprattutto unito. Qui sta la novità di questi giorni: dopo mesi di attacchi da quotidiani e settimanali, toghe più o meno rosse e ora perfino i pentiti di mafia che recitano a gettone, i militanti del Pdl aumentano. E soprattutto sono sempre più legati al partito. Duri e puri come mai lo sono stati. E pronti alla battaglia.

Una prova? La festa di Natale di venerdì sera. Certo l’ambientazione nei capannoni post industriali di via Mecenate era suggestiva, la scenografia accattivante, la promessa di incontrare i big del partito allettante. (...)

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