Cronaca locale

Expo 2015, Stanca lascia l'incarico La Moratti: ora fase più operativa

Una lettera inviata ai soci della società. Con questo passo formale l'ex ministro lascia la poltrona di amministratore delegato di Expo 2015 spa

Expo 2015, Stanca lascia l'incarico 
La Moratti: ora fase più operativa

Ora è ufficiale, Lucio Stanca ha lasciato, con una lettera trasmessa ai soci della società Expo 2015 spa, ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato e non dovrebbe nemmeno partecipare alla riunione del cda convocato per le 12. Lasciando la sede di piazza del Duomo l’ex ad incontrando i giornalisti si è limitato a commentare con un "non ho nulla da dire". L’annuncio ufficiale in una lettera indirizzata al presidente Diana Bracco. Nella lettera, secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, Lucio Stanca ha segnalato di essersi trovato nelle condizioni di non poter più svolgere il suo ruolo all’interno della società di gestione. Nelle quattro pagine, l’ex ad ha fatto riferimento alla comunicazione trasmessa nei giorni scorsi dal presidente Diana Bracco che criticava la gestione manageriale di Stanca in ordine alle spese, ai programmi di contenimento del budget e ai ritardi nell’organizzazione del progetto.

Con le dimissioni di Lucio Stanca dal cda di Expo 2015, "si è conclusa una fase e se ne apre una nuova, una fase più operativa". Così il commissario straordinario di Expo 2015, Letizia Moratti, commenta le dimissioni di Stanca, ringraziandolo "per il lavoro importante che ha fatto per Expo, portando l’esposizione universale ad avere il dossier di registrazione in una fase fondamentale del percorso di avvicinamento alla sua realizzazione". "Un grande ringraziamento quindi a Lucio Stanca per averci accompagnato in questo percorso e per avere contribuito in maniera significativa e importante a quel passo fondamentale che è stata la presentazione del dossier di registrazione, con la lettera di garanzia del presidente del Consiglio Berlusconi al Bie".

Per Roberto Formigoni, quello di Stanca è un gesto di grande dignità e correttezza". Stanca - ha sottolineato Formigoni - si è dimesso anche da membro del cda". Il presidente lombardo ha quindi ricordato "il grande lavoro compiuto da Stanca con la presentazione del masterplan che è stato lodato da tutti e con la presentazione nei tempi dovuti il dossier di registrazione". Quanto al successore "decideremo come soci, certamente il dottor Sala (direttoire generale del Comune di Milano, ndr) è persona di grande capacità e di grande competenza, ma decideremo tra soci come intervenire e quale persona individuare".

Per Leonardo Carioni, membro del Cda di Expo 2015 Spa come rappresentante del ministero dell’Economia, Stanca avrebbe maturato la decisione di lasciare la società che organizzerà l’evento internazionale del 2015 per l’introduzione, nella manovra finanziaria, del divieto al cumulo di incarichi e di stipendi, essendo Stanca anche parlamentare. "Per me anche quello ha portato alle dimissioni", ha risposto Carioni a chi gli domandava, al termine della riunione del Cda, se tra le ragioni delle dimissioni di Stanca ci fosse il divieto al cumulo di stipendi. Lo stesso Carioni, che è anche presidente leghista della Provincia di Como, ha assicurato che, se la legge glie lo imporrà, abbandonerà la società di Expo. "Se la legge me lo impone - ha affermato Carioni - io me ne vado a casa, per me è un onore, ma soprattutto un onere".  

"Gli Stanca passano i problemi restano", così il deputato milanese Vinicio Peluffo, membro Pd della commissione Attività produttive, commenta le dimissioni dell’amministratore delegato. Per Peluffo "al di là dell’inconsueto scambio di lettere tra Bracco e Stanca che dimostra il livello di tensione all’interno della società di gestione dell’evento, il punto vero del problema è che continuano a mancare all’appello i fondi del governo e la questione aree è ancora lontana dalla soluzione. È venuto il momento che il governo si dia una mossa, venga immediatamente in Parlamento a svolgere la relazione annuale sullo stato di avanzamento dell’intero processo di preparazione dell’Expo. Siamo già in ritardo. Ci dica una volta per tutte come stanno le cose, perché insieme si possa responsabilmente ragionare sulle priorità".

L'assessore regionale alla Cultura, Massimo Buscemi, sostiene invece che "l'Expo è già partito, c’è un progetto che è in fase di approvazione. Ora abbiamo 5 anni di tempo per realizzare questo progetto. Le dimissioni di Stanca sono un fatto importante perché quello che è stato fatto fino ad oggi è stato fatto anche grazie al lui. Chi verrà ora dovrà realizzare questo progetto.

Io non sono per niente preoccupato".

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