Expo, confermate tutte le opere ma è scontro aperto sulla Bracco

Tavolo Lombardia, gli industriali difendono il presidente: «Senza di lei Esposizione a rischio». Tremonti a pranzo con Formigoni: «Programma pienamente rispettato»

«Nessuna opera dell’Expo è a rischio, il cronoprogramma è pienamente rispettato» annuncia Roberto Formigoni, presidente del Tavolo Lombardia, subito dopo la fine del vertice tra Regione, Comune, Provincia e il governo. Formigoni è ottimista anche per il colloquio avuto a pranzo al Pirellone con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, con cui ha discusso di Expo e di altri temi connessi, quali gli interventi contro la crisi. Una ritrovata sintonia che rafforza i rapporti tra la Lombardia e il governo e offre una garanzia in più per i finanziamenti necessari all’Expo. Venerdì è prevista a Roma una riunione del Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica) dove sarà presentata un’informativa del tavolo sulle opere da finanziare.
Non è ancora chiaro, invece, quali saranno l’assetto e il business plan della Soge, la società di gestione di Expo 2015 dal cui cda è appena uscito Paolo Glisenti. La Confindustria si è schierata compatta in difesa del ruolo di Diana Bracco, attualmente presidente della Soge, nominata dalla Camera di commercio. Sia la Camera (per bocca del presidente, Carlo Sangalli), che l’associazione degli industriali tengono duro sul ruolo di presidente della Bracco, che sembra traballare a causa della sostituzione di Glisenti con l’ex ministro dell’Innovazione, Lucio Stanca. Il nome di Stanca sarebbe stato confermato anche ieri durante il colloquio ad Arcore tra Moratti e il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, e si tratta di una figura che può concentrare su di sé poteri anche più ampi di quelli di amministratore delegato. «Senza le imprese si rischia un insuccesso e Diana Bracco è persona di grande prestigio» recita la nota di Confindustria.
Il Tavolo Lombardia è diventato di fatto il punto di riferimento principale per l’Expo, perché ha assunto sia tutte le competenze che riguardano le infrastrutture che il coordinamento di promozione turistica, ambiente, sviluppo, sanità, sicurezza, lavoro. Hanno così partecipato alla riunione di ieri mattina, oltre a Formigoni, il sindaco, Letizia Moratti, e il presidente della Provincia, Filippo Penati, il ministro alla Difesa, Ignazio la Russa, i sottosegretari Roberto Castelli (Infrastrutture), Luigi Casero (Economia), Stefania Craxi (Esteri), Maria Vittoria Brambilla (Turismo), e il presidente dell’Ice Umberto Vattani per lo Sviluppo economico.
Secondo il governatore, il cronoprogramma è rispettato per tutti e tre gli elenchi di opere: le tredici essenziali, le diciassette connesse e le trentacinque necessarie. Queste ultime, comunque, non sono incluse nel dossier di candidatura e quindi, anche se auspicabili, non sono garantite.

Lo conferma il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, che sintetizza lo stato della questione: «Il governo ritiene importanti le opere necessarie e cercherà di lavorare per finanziarle, ma non sono previste nel piano». Il sottosegretario Castelli non esclude qualche novità: «Al Cipe saranno presentate anche opere non previste nel piano Expo. Nonostante gli uccelli del malaugurio che si agitano, procediamo come orologi svizzeri».

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