Quando il 31 marzo del 2008 gli stati membri del Bie scelsero Milano come sede dellesposizione universale del 2015, tutti capirono subito che si trattava di unoccasione unica per la Lombardia e lItalia. A dirlo erano, e sono, i numeri. Si calcola che levento porterà a oltre 20 miliardi di euro dinvestimento in infrastrutture. Di questi 4,2 miliardi di euro saranno diretti, i rimanenti 14 indiretti.
Nel periodo 2010-2015 verranno creati 70mila posti di lavoro. Nei sei mesi dellExpo si stima che arriveranno oltre 20 milioni. I Paesi invitati saranno 154, oltre alle organizzazioni internazionali come Fao, Unesco, Onu e Ue e nell'arco dei sei mesi dellExpo verranno organizzati 7mila eventi per la cui realizzazione saranno richiesti 892 milioni di euro. Il fatturato del mondo imprenditoriale milanese aumenterà di 44 miliardi di euro, pari ad un incremento del 10 per cento.
Verranno creati 11 chilometri quadrati di spazio verde. Il dossier di registrazione dellEsposizione, consegnato ufficialmente il 22 aprile 2010 dal delegato italiano presso il Bie, Maurizio Serra, prevede unarea espositiva organizzata come unisola circondata da un canale d'acqua, in parte reso navigabile, e strutturata secondo i due assi perpendicolari della World Avenue (decumano) e del cardo, ripresi dallarchitettura delle città romane. Secondo un principio di uguaglianza, tutti i padiglioni nazionali saranno affacciati sul grande viale principale, lungo 1.5 km e largo 35 metri.
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