Alimentazione e cultura. Così diverse eppure così vicine. Che lExpo del 2015 sarebbe stato un mosaico formato da migliaia di tessere-eventi si sapeva. Ora limpegno è riuscire a dare unanima. Un filo conduttore per dar significato al palinsesto a partire dal tema dellalimentazione scelto per dar maggiore dignità alla manifestazione. «La convivialità, la condivisione o la mancanza del cibo, la storia del cibo e dei cibi, il significato metaforico dellalimentazione e del cibo, le tradizioni culinarie, le invenzioni alimentari, ma anche le tecniche di produzione e la trasformazione della terra e del mondo per mangiare sono stati da sempre oggetto dell'arte e dell'anelito espressivo dell'uomo», ha spiegato ieri Lucio Stanca, ad di Expo 2015 Spa durante la riunione del «Gruppo cultura» al quale hanno partecipato Mario Turetta, direttore regionale del ministero per i Beni e le attività culturali, Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro, Francesco Alberoni presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, Andrée Ruth Shammah della Fondazione Parenti, Enzo Restagno direttore artistico di Mito, Davide Rampello presidente della Triennale. Riunione aperta dal commissario straordinario del Governo Letizia Moratti: «Dobbiamo lavorare mettendo in comune idee, progetti, buone pratiche, energie.
Per costruire unExpo che lasci un'eredità per la crescita del nostro capitale culturale e umano e che si traduca in un benessere diffuso e stabile. Abbiamo degli asset importanti su cui fare leva, primo fra tutti la cultura. Expo è un importante strumento relazionale, diplomatico e politico. Abbiamo un grande impegno dinanzi a noi e una grande opportunità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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