Expo, lavoro e anti-burocrazia Formigoni gioca su tre tavoli

Un cambio di passo per l’Expo, gli Stati generali dell’economia e del lavoro e la convocazione del tavolo «Zero burocrazia» per debellare una piaga che affligge cittadini e imprenditori. Tre mosse per ripartire, ancor prima di aver insediato la nuova giunta, e spiegare quanta fretta abbia il riconfermato governatore di tornare al lavoro. «Pur essendo in attesa della proclamazione ufficiale dei risultati elettorali - spiega Roberto Formigoni - ci sono alcune urgenze che non possono attendere oltre». Si parte lunedì col Tavolo Lombardia, quello incaricato di sviluppare le infrastrutture in vista del 2015. All’esame, questa volta, il Dossier di registrazione da presentare entro fine mese a Parigi al Bureau international des Expositions. Ultimo atto ufficiale prima del via definitivo ai progetti con vista sul 2015. «Acquisto delle aree o comodato d’uso? Stiamo aspettando - spiega Formigoni - che la società Expo ci presenti un piano. Abbiamo dato ampio mandato. Chiaro che noi vogliamo seguire la via più conveniente». La Regione cosa propone? «Ne parleremo molto presto». Insieme alla verifica sullo stato di avanzamento delle opere infrastrutturali.
Agli Stati generali dell’economia e del lavoro, convocati invece per venerdì 23, ci saranno le banche, gli imprenditori, i sindacati. L’obiettivo, spiega Formigoni, è «fare un esame ampio della situazione economica e occupazionale perché voglio ci mettiamo in moto insieme per dare risposte sul lavoro e sull’economia» e questo anche pensando a nuove misure di sostegno che potrà realizzare la Regione o che si potranno proporre al governo. Una settantina di lettere di invito sono già state spedite all’Abi e ai principali istituti bancari (fra gli altri Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl, Bpm e Montepaschi), alle associazioni di categoria (dall’agricoltura all’artigianato), a imprese importanti come Impregilo, Bracco, Brembo, Italcementi e Vodafone), ai sindacati. «Ho deciso di convocare questo incontro - aggiunge Formigoni - per fare il punto sulla situazione economica e verificare l'efficacia delle azioni messe in campo dalla Regione tra il 2009 e il 2010: 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 1,4 miliardi di sostegno alle imprese in particolare per il credito, l’innovazione e l’internazionalizzazione e 200 milioni stanziati a gennaio con il Pacchetto fiducia». A questo si aggiunge l’obiettivo di «definire nuove forme di sostegno sia da intraprendere come Regione, sia da proporre al governo», in tutti i settori produttivi per creare nuovi posti di lavoro.
Poi Formigoni insedierà, mercoledì prossimo, la task-force Zero burocrazia che risponderà direttamente allo stesso governatore e che ha il compito di «semplificare e ridisegnare da zero tutte le procedure amministrative». Proposte concrete da presentare alla Regione, ma anche al governo e all’Unione europea.

Ne faranno parte, insieme ai dirigenti regionali, i rappresentanti di Confindustria e Api, le organizzazioni dell’artigianato, dell’agricoltura e del commercio, i sindacati, le cooperative, la Compagnia delle opere, l’Abi, l’Anci, l’Upl, le Camere di commercio e Unioncamere.

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