Expo, la Moratti detta i tempi «Se Formigoni vuol comprare può farlo entro mercoledì»

Cade dal pero (non a caso) Letizia Moratti alla domanda di chiarimento sul presunto «no» dei tecnici di Regione, Provincia e Comune alla proposta di comodato d’uso avanzata dai proprietari delle aree Expo. «Il “no” al comodato? A me non risulta», replica il sindaco, cogliendo la palla al balzo per lanciare il suo affondo durissimo nei confronti del governatore Roberto Formigoni,con cui è in atto da mesi ormai un estenuante braccio di ferro sulla questione dell’acquisizione delle aree. «Immagino che il no arrivi dalla Regione - allude con sorrisetto malizioso - visto che con la Provincia siamo dello stesso parere. Mi auguro che tutti giochiamo nella stessa direzione perché Expo non è un progetto del Comune, né della Provincia né della Regione. È un progetto per tutto il Paese. Ognuno di noi dovrebbe capire - la lady di ferro prende la mira e assesta un colpo basso - quando si deve fare un passo indietro e coinvolgere anche gli altri. E magari fare anche qualche cosa che è meno gradito a una parte, ma condiviso da tutti gli altri».
Il pomo della discordia è ancora la soluzione da adottare per acquisire le aree su cui dovrà sorgere il l’evento del 2015. La Regione spinge per comprare le aree e proprio per questo il 20 aprile scorso l’assemblea dei soci - come ricorda lo stesso sindaco - aveva dato mandato al Pirellone di costituire la newco, la società pubblica nata per l’operazione e di trattare con le proprietà. La trattativa, appunto, il problema. Il primo tentativo si era arenato su posizioni contrapposte: 140 milioni chiesti da Gruppo Cabassi e Fondazione Fiera contro 70 milioni messi sul piatto dei soci. Martedì scorso il governatore ha abbandonato il tavolo informale dei soci che precedeva il cda, ripetendo quello che chiede da giorni: «Posso portare a casa le aree a 90 milioni». Novanta milioni è la cifra si cui i soci sono d’accordo: si tratterebbe di un importo per cui varrebbe la pena, per il pubblico, comprare le aree. Ma come mai, si chiedono i maligni, allora Formigoni non ha ancora chiuso?
«Alla Regione sono stati lasciati parecchi mesi» osserva il sindaco, facendo riferimento anche alla lettera che due giorni fa ha scritto al Pirellone fissando la 28 luglio il termine ultimo per presentare la nuova e definitiva proposta di acquisto. Ma la Regione non ci sta a passare dalla parte di chi riceve gli ultimatum e deve sottostare a delle condizioni: «Il testo della lettera di Letizia Moratti - la nota che arriva a stretto giro dal Pirellone - sembra ignorare le conclusioni formulate dal gruppo di avvocati incaricati da Regione Provincia e Comune di valutare l’ipotesi del comodato, i quali hanno espresso qualche dubbio, rimarcando che la via di una simile intesa con i privati pregiudica l’Accordo di programma. La bozza di risposta del presidente Formigoni è già quasi pronta.

Per procedere, sono necessari due atti che dopo due anni e mezzo Letizia Moratti deve ancora concludere: uno da commissario Expo, e cioè dichiarare che l’Esposizione del 2015 è un evento di pubblica utilità, l’altro come sindaco del Comune e cioè determinare il valore delle aree».

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