Expo, questa volta i politici litigano sui fondi mancanti

Nuova puntata degli scontri sull’Expo, con la variante che questa volta il dibattito non riguarda le aree ma i fondi, ovvero chi ha già messo i soldi e chi invece no. Così, dopo il tormentone acquisto del sito o comodato d’uso, parte quello sugli stanziamenti e si sa che il nodo dei fondi è da sempre una delle questioni principali in vista del 2015. «La Lombardia ha sempre corrisposto in anticipo i propri fondi» si vanta il presidente della Regione, Roberto Formigoni, commentando il nuovo allarme lanciato dall’esponente del governo nel cda, Leonardo Carioni, perché alcuni dei soci non hanno ancora corrisposto il contributo straordinario promesso.
«I conti sono sotto gli occhi di tutti - ha sottolineato Formigoni -. La Lombardia ha sempre corrisposto in anticipo i propri fondi e purtroppo non tutti i soci sono stati in grado di avere la stessa tempestività. Noi continueremo ad essere tempestivi e mi auguro che tutti gli altri lo possano fare». Formigoni tra l’altro ha anche ripetuto più volte che la Lombardia sarebbe disponibile all’acquisto delle aree, anche intervenendo solo con fondi propri. Ma è chiaro che non tutte le istituzioni si trovano nella medesima situazione e Guido Podestà, presidente della Provincia, si è lamentato più volte proprio di non avere i fondi.
Sul tema è intervenuta anche Letizia Moratti, assicurando che il Comune si sente a posto con la coscienza e con gli stanziamenti. «La nostra quota per la società di Expo 2015 noi l’abbiamo già versata la settimana scorsa». Nella riunione di giunta della scorsa settimana il Comune di Milano ha infatti deliberato lo stanziamento di un milione di euro in conto capitale per la partecipata Expo 2015 spa. «È normale che qualcuno lo ignori, visto che non si è ancora riunito il consiglio di amministrazione» ha poi aggiunto la Moratti.


Le difficoltà di percorso dell’Expo non sembrano finite neppure con il nuovo cambio ai vertici che ha portato alla nomina di Giuseppe Sala alla guida della società di gestione. Evidentemente gli equilibri tra i soci non si sono ancora assestati.

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