Expo, sì del governo al comitato antimafia

Disco verde dal ministro dell’Interno Roberto Maroni per l’avvio, a Milano, di una sezione distaccata del Comitato di alta vigilanza sulle grandi opere per l’Expo 2015. Dopo gli annunci e gli allarmi lanciati da più parti da esponenti della magistratura, dal pm di Palermo Antonio Ingroia, al sostituto procuratore generale antimafia Vincenzo Macrì all’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, il governo corre ai ripari.
Il comitato che lo stesso ministro aveva annunciato il 29 ottobre scorso parlando al XXIV Convegno dei Giovani industriali di Confindustria, avrà compiti di controllo su tutti gli appalti per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.
Sarà strutturato come quello operativo a l’Aquila per la ricostruzione del dopo-terremoto. Nel pool, presieduto dal prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, ci sarà anche Maurizio Grigo, attuale capo della Procura della Repubblica di Varese e storico gip, a Milano di Mani pulite. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha annunciato che firmerà oggi il decreto che istituisce la sezione specializzata del Comitato di coordinamento per l’Alta sorveglianza sulle grandi opere dedicata all’Expo del 2015. Proprio di questo, infatti, Maroni ha parlato ieri in serata con il sindaco e commissario straordinario di Expo 2015 Letizia Moratti e con il prefetto durante una riunione in prefettura.


L’organismo, potrà mettere in campo tutte le attività finalizzate alla prevenzione della criminalità organizzata negli appalti di Expo 2015. E per far questo il comitato stilerà un elenco di fornitori e di prestatori di servizi estranei alle collusioni con la mafia, al quale ogni soggetto collegato all’Expo sarà tenuto ad attingere.

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