Esito con il giallo per la gara indetta dal Comune di Milano, che metteva allasta le quote possedute nellautostrada Serravalle e negli aeroporti di Milano (Sea). Il vincitore annunciato doveva essere fin da principio anche lunico partecipante alla gara, ossia il fondo F2i guidato da Vito Gamberale, ma ieri in Comune ha fatto capolino unaltra offerta, quella del fondo indiano Srei, pari a 425 milioni di euro. Che è stata però esclusa per essere stata presentata con 10 minuti di ritardo. Così sul piatto è rimasta solo lofferta del fondo F2i, che si è aggiudicata il 29,75% di Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi controllata dal Comune di Milano, per 385 milioni e 1 euro.
La gara indetta da Palazzo Marino prevedeva, in alternativa, per raggiungere il pareggio di bilancio, la cessione del 20% di Sea abbinata al 18,6% di Serravalle. Le offerte erano però tutte per Sea. Gli indiani avrebbero speso fino a 40 milioni in più, ma la proposta è stata ritenuta inammissibile perché protocollata oltre lorario stabilito.
Gli indiani ritengono di essere stati penalizzati ingiustamente. Il legale rappresentate di Srei, Vinot Sahai, sarebbe stato sballottato da un ufficio allaltro arrivando così in ritardo di 10 minuti. «Siamo sconcertati - ha commentato - non è corretto».
In India Srei sta costruendo il più grande scalo merci aeroportuale del Paese e in Italia si proponeva non solo come azionista, ma anche come partner industriale di Sea. Gli indiani hanno preso tempo fino a lunedì per un possibile ricorso anche se il Comune ritiene di aver rispettato il regolamento.
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