La Pro Loco di Borbona con il patrocinio del Comune, della Comunità Montana del Velino e dellente provinciale per il Turismo di Rieti, organizza per questo weekend la XXV edizione della Sagra del fagiolo borbontino: tradizione, folclore ma soprattutto buona cucina, sono gli ingredienti indiscussi della manifestazione. Il re della festa sarà dunque il delizioso fagiolo locale, un tempo considerato cibo dei poveri e contadini, coltivato con metodi tradizionali e cucinato secondo le ricette locali. Durante le giornate della sagra verranno aperti al pubblico appositi stand gastronomici nei quali sarà possibile assaggiare polenta tipica del luogo e tantissimi altri prodotti del Reatino, oltre, naturalmente, ai famosi legumi locali, cucinati in tutte le salse dalle donne di Borbona seguendo antichi ricettari. Ed è proprio allinterno della valle di Borbona, tra i Monti reatini, che le particolari condizioni del territorio rendono possibile la coltivazione di questo particolare fagiolo, un prodotto di alta qualità che è stato inserito dal ministero delle Politiche agricole e forestali nellelenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Le straordinarie qualità del «fagiolo borbontino» sono al centro di una ricerca delluniversità di Perugia, atta a comprendere i motivi di una così evidente differenza con i legumi commerciali. Vengono quindi riscoperti i prodotti biologici, categoria in cui ben si inquadra il fagiolo borbontino, coltivato da sempre nello stesso modo, con l'utilizzo del vecchio letame anziché dei concimi chimici e con una particolare attenzione alle fasi lunari, soprattutto nel periodo della semina.
Accompagneranno il programma gastronomico intrattenimenti di tipo musicale e serate danzanti, una anteprima della «Dama vivente», che si snoderà in un corteo storico per le vie del paese, oltre a esibizioni di giullari, saltimbanco, mangiafuoco e trampolieri, fino al tradizionale ballo della «pupazza», tipica usanza contadina tramandata fino ai giorni nostri.Il fagiolo borbontino delizia da scoprire
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