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La falsa polemica Berlusconi a Sarkozy, battuta sulla Sorbona non su donna Carla

RomaIl paradosso, va detto, è ben strano. Perché tanta dev’essere l’assuefazione alle battute e allo stile a volte goliardico del Cavaliere che pure quando la gag non c’è si fa di tutto per scovarla. Con tanta pervicacia da arrivare a presentare una denuncia alla Corte europea di Strasburgo in base alla ricostruzione di un labiale su Canal+. Un paradosso che si attorciglia su se stesso quando Palazzo Chigi, vittima degli eventi, pur avendo cose più importanti da fare è costretto a smentire la versione accreditata dall’emittente francese.
Ma andiamo con ordine. Il teatro dello scandalo è la conferenza stampa di Berlusconi e Sarkozy a Villa Madama e quell’attimo in cui il premier si avvicina all’inquilino dell’Eliseo sussurrandogli poche parole. Sarkò ride e chiosa: «Non sono sicuro di dover ripetere... ». Canal+ indaga e dà la sua versione: «Moi je t’ai donné la tua donna», avrebbe detto il Cavaliere con una chiara allusione all’italianità di Carla Bruni. Apriti cielo. Anna Paola Concia, deputata del Pd, e Donata Gottardi, parlamentare europea del Pd-Pse, sono indignate al punto di promettere denuncia alla Corte di Strasburgo per «violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo». Che si siano fatte prendere la mano sta nelle cose, visto che la Convenzione è cosa seria e la violazione dei diritti umani è crimine grave. Però, tanto è surreale la vicenda che c’è quasi da augurarsi che il processo si faccia davvero. D’altra parte, perché diavolo la Corte di giustizia dovrebbe continuare a perder tempo con la lentezza dei processi italiani, con i problemi legati alla libertà religiosa o con la sparizione in Russia di civili ceceni quando c’è da occuparsi della battuta - peraltro presunta e comunque smentita da Palazzo Chigi - di Berlusconi durante una conferenza stampa? E sì che sarebbe una bella processione davanti alla Corte di Strasburgo, con il Cavaliere a giurare che mai si sarebbe permesso di dire una cosa simile sulla Bruni e una schiera di logopedisti ad esercitarsi in memoriali e contromemoriali. E con Sarkò chiamato a testimoniare e difendere l’onorabilità della moglie.
Uno spettacolo imperdibile. E decisamente meglio di quello visto ieri, con Canal+ a sentenziare, la Concia e la Gottardi a inseguire e Palazzo Chigi costretto a smentire la ricostruzione dell’emittente francese. Non è vero che ha detto «moi je t’ai donné la tua donna», si legge a sera in una nota del governo. E allora cosa? «Tu sais que j’ai étudié à la Sorbonne», tu sai che ho studiato alla Sorbona. Davvero un bel rompicapo.

Anche se, non vogliatecene, in attesa della sentenza della Corte europea di giustizia dormiremo comunque sonni tranquilli.

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