La famiglia del Giornale promuove «5 in condotta»

La famiglia del Giornale  promuove «5 in condotta»

(...) il direttore tra applausi e solidarietà. «Trovo gravissimo ciò che è accaduto a Milano - spiega Massimiliano Lussana -, soprattutto per il fatto che a guidare la protesta siano stati genitori e insegnanti. Cioè coloro che dovrebbero accompagnarli nella conoscenza della tolleranza e del rispetto. E la migliore risposta agli slogan e agli insulti, che hanno annullato il dibattito di Milano, è Genova con questa sala. E pensare che quanti non hanno potuto partecipare, hanno chiamato in redazione per giustificarsi. Segno di una grande stima nei confronti di tutti noi». A presentarlo emozionati e soddisfatti Massimo Nicolò e Matteo Rosso rispettivamente presidente e anima dell'associazione «L'Oblò» che ha organizzato l'evento. In sala tra i tanti lettori anche il consigliere regionale Gianni Plinio e i consiglieri comunali Giuseppe Murolo, Franco De Benedectis, Walter Centenaro, Lilly Lauro, Raffaella Della Bianca, Stefano Balleari e Beppe Costa. In rappresentanza del consiglio provinciale di Genova Maurizio Barsotti. In sala si vedono anche Gian Nicola Amoretti e Walter Pilloni.
Mario Giordano ha accompagnato i lettori in un viaggio dentro un disastro che non è più sopportabile, ma anche dentro quel miracolo che si ripete ogni giorno, grazie al quale la scuola resta in piedi, nonostante tutto, contro tutto. «Il fatto è che la scuola è diventata un gran bazar dove si può fare più o meno di tutto», racconta ironicamente Giordano che prosegue «Alcuni licei romani si dedicano al cinema. E per restare in tema, ci mettono su abbondanti dosi di peperoncino. Il progetto prevede la produzione di un film girato in digitale dal titolo “Chi nasce tondo”. Protagonista Sandra Milo nell'ambizioso ruolo di entraîneuse. Perfetto, no? Molto educativo. Resta da chiarire solo un ultimo dubbio: ma tutto ciò a che ora di lezione appartiene?». Benvenuti insomma nella scuola che è ultima nei rapporti Ocse per la preparazione degli studenti, che in dieci anni ha promosso 8 milioni di alunni con «lacune gravissime», che porta in quinta elementare un bambino su due con problemi di lettura e manda all'università giovani convinti che l'ultimo libro della Bibbia sia «La pocalisse».
È la scuola dei mille consulenti e dei mille corsi, quella dove si studiano approfonditamente il benessere, l'arte circense, il suono dei bonghi, persino il pollo al curry, la pesca alla trota e il ritmo del tamburello, ma poi spesso ci si dimentica di insegnare l'aritmetica e l'ortografia. La scuola che cade a pezzi (240 studenti feriti ogni giorno), che si fa soffocare dalla burocrazia (due circolari da leggere in media per ogni giorno di lezione) e a volte dall'ideologia («I gulag? Un errore di valutazione»). Per chi suona la campanella è il viaggio, con risvolti sorprendenti e inediti, dentro un disastro che non possiamo più sopportare.
E come per incanto alla fine i lettori, gli amici del Giornale hanno ulteriormente abbracciato il direttore attraverso una vera e propria invasione che lo ha «costretto» alla scrivania a firmare quanti più possibili libri.

Un bagno di folla insomma, che denota quanto il coraggio di scrivere, anche scomodo possa premiare.
«Perché bisogna incominciare a intervenire. La scuola deve diventare un problema di tutto il paese, altrimenti resterà emarginata».

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