Oltre un milione di persone sono confluite in Piazza San Giovanni per manifestare a favore della famiglia, la sola e unica famiglia prevista dalla nostra Costituzione e che è da millenni alla base di qualsiasi società civile. Un milione di persone, non politicamente schierate, ma una grande massa eterogenea formata dalla maggioranza silenziosa e operosa del Paese, che non perde tempo in piazza a manifestare a ogni occasione possibile. Questa volta però, toccati in uno dei grandi valori alla base della nostra società e sconcertati dai disdicevoli attacchi alla Chiesa Cattolica, hanno deciso di scendere in campo e rendere testimonianza che in Italia non tutti si sono rassegnati alla deriva laicista (non laica) e relativista a cui questo governo ci costringe. Il capo del governo, al posto di prendere le distanze dalla incivile e ipocrita vignetta apparsa sul manifesto, parla di contrapposizione tra Guelfi e Ghibellini, a testimonianza di una grave ignoranza storica, dato che i Ghibellini erano comunque cattolici e non certo laicisti.
Ora il governo dovrà valutare bene come spendere il tesoretto, che dovrebbe essere destinato alle famiglie, e soprattutto dovrà finalmente rassegnarsi ad accantonare i Dico. Questultimo punto in particolare non trattabile data la presenza di due ministri alla grande manifestazione.Family day, il grande trionfo della maggioranza silenziosa
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