
Più di 650.000 euro alla musica popolare. Da un'idea dell'assessore alla Cultura Francesca Caruso la Regione ha approvato un bando che aiuta economicamente bande, fanfare e cori locali. "È la prima volta che l'amministrazione decide di sostenere questo tipo di musica che rappresenta le tradizioni del territorio ma che ha anche un alto valore di aggregazione sociale" ha spiegato l'assessore. "La musica popolare lombarda è un'eredità viva - ha aggiunto non ci rendiamo sempre conto dell'importante ruolo che svolgono le bande nella trasmissione del patrimonio identitario. In aprile abbiamo approvato una legge regionale che mira proprio a promuovere le realtà che non hanno accesso ai bandi, compresi i gruppi scolastici e parrocchiali". Il progetto, in collaborazione con Anci, mette a disposizione risorse a fondo perduto per i gruppi impegnati sul territorio. Due gli interventi. Il primo destina 300.000 euro a spettacoli, concerti, rassegne, corsi di formazione musicale, iniziative per la valorizzazione del repertorio tradizionale. Il contributo regionale potrà coprire fino al 70% dei costi, con un massimo di 80.000 euro per progetto. Possono partecipare associazioni rappresentative di cori, bande, fanfare e gruppi folkloristici formatesi da almeno due anni o raggruppamenti tra almeno quattro diversi organismi, costituiti in partenariato. Il secondo intervento, di 350.000 euro, è finalizzato all'acquisto di strumenti, attrezzature, partiture, divise e abiti tradizionali. Il contributo potrà arrivare fino al 50% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 5.000 euro per singola domanda. Possono partecipare i Comuni in rappresentanza della propria banda civica, i complessi amatoriali bandistici, corali, folk, le fanfare e le bande militari. In Lombardia esistono oltre 600 bande, 400 gruppi corali ai quali si aggiungono i cori scolastici, i parrocchiali, i folcloristici e le fanfare: la Regione sta per iniziare un censimento con piattaforma dedicata, "l'intento è capire le necessità di ciascuno e fornire un archivio per conservare le composizioni musicali in collaborazione con l'Archivio di etnografia e storia sociale della Regione. Fra i compiti della cultura c'è anche quello di custodire il patrimonio delle tradizioni" ha aggiunto Caruso. Banda d'Affori: fondata nel 1853 su iniziativa di appassionati di musica del quartiere, conta oggi 40 elementi di tutte le età, mix di tradizione e spirito comunitario. Accoglie aspiranti musicisti dagli 8 anni, anche senza esperienza, accompagnandoli nella crescita musicale e umana. È nota per il brano Il tamburo della Banda d'Affori, eseguito in numerose occasioni e apprezzato anche dai giovanissimi. Banda Baradello, fondata nel 1920 a Como, oggi annovera 45 musicisti, diretti dal Maestro Piazzoli. Partecipa a cerimonie civili e religiose (concerti, processioni, festività pubbliche). Il suo nome richiama il Castello Baradello, simbolo storico di Como. Come molte bande storiche lombarde, adotta l'organico tradizionale di fiati e percussioni (clarinetti, trombe, flicorni, tromboni, corni, batterie). Corpo Bandistico Giuseppe Anelli fondato nel 1848 a Trigolo (Cremona) con il nome di Banda Musicale Sociale Operaia San Benedetto è una delle realtà più attive del Cremonese. Conta 35 soci, 13 allievi e oltre 200 soci onorari.
È tra le poche bande lombarde ad aver partecipato al Concorso internazionale "Flicorno d'Oro" di Riva del Garda e al Concorso internazionale "Amilcare Ponchielli" di Cremona, ottenendo uno tra i migliori punteggi. Banda Giuseppe Verdi nata nel 1925 a Capolago (Varese). Organizza "Banda in Corte", rassegna estiva nei giardini pubblici per bambini e adulti.