La fantasia napoletana e le invenzioni della tv nella nuova commedia di Vincenzo Cerami
9 Dicembre 2008 - 02:12Mentre al Piccolo Jovinelli continuano con successo le repliche di Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo, nella sala maggiore della struttura di via Guglielmo Pepe, arriva unaltra novità: Ma dove vai, commedia di ambientazione napoletana che parla di una famiglia che si sorregge sulla forza della fantasia come antidoto alla disperazione. Prende il via da un grottesco equivoco e rivela in tutto la maestria inventiva di un curioso tandem di autori formato da Vincenzo Cerami e lattrice Rosalia Porcaro (questultima anche regista e interprete insieme con, tra gli altri, Tommaso Bianco e Lucia Ragni). Tenendo fede al modello più accreditato della commedia, ma caricandolo di sfumature al vetriolo, la pièce mette a nudo i conflitti generazionali di un nucleo familiare capitanato dalla moglie/madre Carmela e profondamente scosso dalle ambizioni divistiche della figlia Fortunata. Dopo aver rifiutato un sicuro posto da bidella, la ragazza insegue infatti sogni televisivi irrealizzabili e semina scompiglio tra i familiari, «tipi» fortemente partenopei che della cultura napoletana hanno ereditato soprattutto la capacità di arrangiarsi. E quando una mattina si svegliano convinti che Fortunata abbia tentato il suicidio (cosa non vera), fanno di tutto per salvarla, quasi fosse possibile depurare i giovani dai controversi messaggi che la società riserva loro. In scena da oggi al 21 dicembre.
Info: 06/44340262.