Per far ripartire la crescita la ricetta è tagliare le tasse

Zero Irap per 5 anni sulle imprese create nel 2016 Fondi Ue finalizzati al rilancio della competitività

Raffaella Malito

Il taglio dell'Irap è forse il provvedimento più importante ma non il solo. La Regione Liguria ha azzerato l'imposta regionale sulle attività produttive che ha un peso del 3,9% sui ricavi delle imprese. L'esenzione ha la durata di cinque anni e riguarda tutte le imprese nate nel 2016. Questa coraggiosa scelta di riduzione della pressione fiscale dovrebbe generare l'attivazione di investimenti per 100 milioni di euro.

È questo uno degli atti più importanti del «Growth Act», varato dalla giunta guidata da Giovanni Toti, ma non il solo, si diceva. L'obiettivo è realizzare uno sviluppo sostenibile, portando l'economia ligure al livello di quelle delle regioni europee più progredite.

Le risorse complessive ammontano a 272 milioni di euro e saranno dispiegate attraverso quattro ambiti di intervento: manifatturiero, ricerca, alta tecnologia e turismo. I fondi serviranno ad attivare nuovi investimenti attraverso la riduzione dell'Irap, il supporto alle imprese, la semplificazione e la riduzione dei procedimenti amministrativi.

L'obiettivo è creare un ambiente economico competitivo, rimuovendo le barriere di accesso non giustificate e semplificando la normativa regionale. Lo scopo principale dell'impianto normativo è rendere la Liguria un luogo attrattivo per gli investimenti attraverso sostegni economici alle imprese recuperati dai fondi Ue e la stipula di accordi di localizzazione per insediamenti di aziende produttive, turistiche e del terziario. Attraverso i fondi europei, infatti, sono stati attivati bandi finalizzati ad accrescere la competitività delle Pmi e a prevenire i rischi alluvionali (circa 60 milioni di euro). Tra le misure un milione di euro è andato a sostegno al credito delle imprese artigiane. Tre i bandi destinati alla ricerca e all'innovazione del valore di 40 milioni di euro.

Per la riduzione della burocrazia nasce la Carta di esercizio e l'Attestazione annuale al posto del Durc (documento unico di regolarità contributiva) che gli operatori del commercio su area pubblica erano tenuti a presentare. Grande attenzione è stata posta al mondo giovanile attraverso anche politiche di formazione al lavoro con l'attivazione di corsi che aggancino le esigenze delle imprese. La giunta ha varato un bando da 3 milioni di euro del Fondo sociale europeo per favorire l'occupazione sostenendo la nascita di nuove imprese attraverso un'offerta di servizi che vanno dal tutoraggio all'accompagnamento fino a un «voucher di incubazione».

Tutti questi progetti non avrebbero potuto essere finanziati se la Regione non avesse messo in atto un processo di riordino organizzativo delle partecipate e degli enti strumentali. Un piano di spending review che prevede inoltre la razionalizzazione logistica degli uffici. Le risorse recuperate finanziano il piano di riduzione fiscale che, oltre al taglio dell'Irap, prevede anche la riduzione della tassa automobilistica per le autovetture ibride.

Nemmeno l'agricoltura è stata lasciata indietro: nei primi mesi del 2016 avvio sono stati avviati bandi per complessivi 56 milioni di euro destinati agli agricoltori e imprese che operano in aree protette o svantaggiate, per l'agricoltura biologica ed ecocompatibile e per l'insediamento di giovani agricoltori. Sul fronte della difesa del suolo sono stati approvati i primi interventi urgenti per i danni dell'alluvione del settembre 2015: 1,1 milioni di euro per i luoghi più danneggiati e 2,6 milioni per i soggetti danneggiati.

Il presidente Toti ha già approvato il progetto esecutivo e dato avvio alle procedure per l'affidamento dei lavori dell'ultimo lotto dei lavori per la copertura del torrente Bisagno per un importo di oltre 58 milioni di euro.

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