Cronache

Far West in autostrada per il furto di un Tir

Far West in autostrada per il furto di un Tir

Tentato omicidio, rapina e resistenza a pubblico ufficiale in concorso: sono le accuse a carico di un genovese, Roberto Magioncalda, di 34 anni, autista dipendente di una ditta di trasporti spezzina e due nomadi pregiudicati e nullafacenti, H.G., di 15 anni, e Gaetano Halilovic, 30, della Bosnia Erzegovina. Un quarto complice è ricercato. I malviventi, l’altra notte, hanno cercato di rubare un rimorchio di derrate alimentari, per un valore di 50 mila euro, destinate a Costa Crociere, per la cambusa per una delle navi.
A dare l'allarme è stato un carabiniere della stazione di Genova-Pontedecimo, libero da servizio, che domenica sera intorno alle 23.30 ha notato i quattro uomini che agganciavano il rimorchio ad una motrice. Il tir era parcheggiato in via Chiappella a Serra Riccò, davanti all'abitazione del camionista che ieri mattina avrebbe dovuto effettuare la consegna.
Il militare si è messo subito all'inseguimento del tir che aveva imboccato l'autostrada A7 da Genova Bolzaneto in direzione Milano ed ha chiamato la centrale operativa del comando provinciale di Genova. Alcuni posti di blocco lungo la via di fuga dei malviventi sono stati immediatamente attivati.
Intanto una pattuglia dell'autoradio ha raggiunto il camion intimando l'alt, ma l'autista del mezzo pesante ha cercato a più riprese di investire la macchina dei carabinieri e di farla uscire fuori strada. Durante la coincitata e pericolosa manovra sono stati sparati anche alcuni colpi di arma da fuoco in aria. Ad avere la peggio nell'inseguimento è stato il camionista, finito contro un guardrail. L'autista ed un complice, ora ricercato, sono scesi dalla motrice scappando attraverso i boschi.
I due nomadi, tra questi il minorenne, che seguivano il mezzo pesante a bordo di una Ford Escort, sono stati invece fermati all'altezza del casello di Arquata Scrivia e nel tentativo di sottrarsi all'arresto hanno ingaggiato una colluttazione con i carabinieri. Uno dei militari è stato medicato al pronto soccorso e giudicato guaribile in sette giorni.
Successive indagini hanno poi permesso di identificare il conducente del mezzo pesante in Roberto Magioncalda, che è stato sottoposto a fermo.


Il rimorchio è stato restituito al proprietario, mentre la motrice e la Ford Escort sono state sottoposte a sequestro.

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