Fare affari nel Med-Golf: dalla Libia al Qatar, dal Marocco agli Emirati

Sarà il tema dell'incontro organizzato per domani dalla Fondazione Istud nella Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano

L'area che dall'Africa Mediterranea si estende fino al Golfo Arabico (Med-Golfo) rappresenta una zona di grande attività economica, solo marginalmente toccata dalla crisi globale, che offre grandi potenzialità di sviluppo alle imprese italiane ed europee. La recentissima visita del leader libico Gheddafi in Italia ha dimostrato come, da entrambe le parti, vi sia interesse a rapporti proficui. Iniziative come il G8 dell'Aquila o l'Expo 2015 di Milano rappresentano occasioni da non sprecare per incrementare gli scambi con il Med-Golfo.
I modi migliori per intraprendere un business in quest'area molto promettente saranno al centro del workshop "Fare affari nel Med-Golfo. Dalla Libia al Qatar, dal Marocco agli Emirati" che, organizzato dalla Fondazione Istud con il patrocinio della Regione Lombardia, si terrà domani a Milano nella Sala delle Colonne della Banca popolare milanese (via San Paolo 12) dalle 9,45 alle 13.
L'avvio di investimenti industriali e la ricerca di sbocchi commerciali nell'area non possono essere affrontati in modo superficiale e occasionale, ma richiedono un'assistenza qualificata che eviti le brutte sorprese del "fai-da-te". L'Italia è presente in tanti paesi del Med-Golfo. Può e deve fare di più puntando sul "Made in Italy" tradizionale, sulla meccanica e sul know how tecnologico.
Durante il workshop, in particolare, si parlerà di "30° parallelo", la piattaforma unica di prodotti e servizi creata da Bnl Gruppo Bnp Paribas, Simest e Assafrica&Mediterraneo per supportare le opportunità di business e le iniziative nell'area del Mediterraneo e del Golfo Persico.
Inoltre alcuni imprenditori italiani, presenti nella zona, parleranno di pregi e difetti della cooperazione economica con l'area del Med-Golfo. Parte del convegno sarà dedicata all'analisi di singoli Paesi che non hanno sofferto della crisi economica internazionale, dalla Libia al Qatar, per osservare, con la collaborazione dei consulenti internazionali dello studio Roedl&Partner come muoversi operativamente senza incorrere negli errori di sempre.
Il workshop farà un bilancio delle varie esperienze, intravedendo, con gli esperti del settore, gli scenari possibili per i prossimi anni.
La parte finale sarà dedicata all'approfondimento. Si confronteranno Francesca Brigandì di Castelbarco, presidente della camera di commercio italiana per i paesi del mediterraneo; Massimo D'Aiuto, amministratore delegato Simest; Paolo Alberto De Angelis, Direttore divisione Corporate BNL Gruppo BNP Paribas; Pietro Celi, direttore generale delle politiche di internazionalizzazione e promozione scambi del ministero dello sviluppo economico e Domenico Zambetti, Assessore all'artigianato e servizi della regione Lombardia.
Istud - dopo aver raccolto i pareri più svariati durante diversi eventi organizzati dalla Fondazione - coglierà l'occasione del workshop per varare l'Osservatorio Med-Golfo.

L'Osservatorio sarà un luogo di confronto che si svilupperà anche in sedi più ristrette, al di fuori degli incontri pubblici, per produrre idee e analisi e che, come prima iniziativa, prevede la pubblicazione - edito da Mondadori Università - su come"Fare Affari nel Med-Golfo".

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