«Chiederemo ai rom di sottoscrivere un patto di cittadinanza». Roberto Formigoni si prepara a varare con Comune e Provincia il Protocollo dintesa sui nomadi, che impegna forze dellordine e volontariato. Ma è evidente che servono agenti in misura adeguata a garantire il rispetto del patto. «Non possiamo tollerare lillegalità» dice il presidente della Regione. E spiega: «Quello con i rom deve essere un vero e proprio patto per la legalità che li impegni a mandare i bimbi a scuola, inserirsi nel mercato del lavoro e segnalarsi alle autorità di pubblica sicurezza».
Chi non accetterà queste condizioni, non potrà soggiornare nei mini campi che Regione, Comune e Provincia si preparano a allestire. «Le istituzioni producono insieme uno sforzo straordinario per assicurare i loro diritti e le loro condizioni di vita, ma a questo deve corrispondere il pieno rispetto della legalità e della convivenza civile» sostiene Formigoni. Il governatore ha citato lesperienza pilota di Brescia con la presenza della polizia locale nel campo nomadi ventiquattro ore su ventiquattro.
Violenze sessuali e danneggiamenti, come mostrano i dati della prefettura, sono i due tipi di reato in crescita e spesso sono commessi da immigrati clandestini. Secondo lultimo censimento della Regione su un milione di stranieri in Lombardia (trecentotrentamila a Milano), novemila sono nomadi (tremilaseicento a Milano). In tutto centoventitré campi di cui trentaquattro autorizzati e ottantanove non autorizzati. Il progetto è di allontanare gli irregolari e costruire campi di cento o al massimo centocinquanta persone. «Situazioni come quella del campo di Triboniano con 300 persone ammassate e senza controlli non potranno esistere più» commenta Penati. Scettica la Lega.
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