Farmaci e terapie

Ecco la medicina di domani: ricerca e interdisciplinarietà

Il futuro della Medicina passa attraverso la sinergia tra scienze diverse: ecco di cosa si parlerà al forum dell'Irccs San Raffaele alla presenza del premio Nobel, Gregg L.Semenza

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Sarà un forum molto importante quello che si terrà lunedì 9 ottobre alla Sala Convegni dell'IRCCS San Raffaele di Roma dove, oltre al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, interverrà anche il Premio Nobel per la Medicina 2019, il professor Gregg L. Semenza. Al centro del dibattito ecco che si discuterà del futuro e dell'eccellenza della Scienza italiana che passano, per forza di cose, dal superamento delle barriere territoriali, identitarie e professionali in un’ottica di sinergia e di interdisciplinarietà.

La nuova scommessa della ricerca

Tra le domande che aspettano una risposta, per esempio, c'è la progressione neoplastica, ossia l'avanzata di un tumore, quella massa di tessuto che cresce in maniera eccessiva e diversa in confronto ai tessuti nornali: è questa la vera scommessa della nuova ricerca scientifica che intende dare risposte a domande complesse come questa. Ad aprire il forum dal titolo Sistemi complessi in medicina: prospettive future, promosso dall’Istituto romano, dall’Università San Raffaele Roma e dalla Fondazione San Raffaele, saranno il Ministro della Salute introdotto dal professor Enrico Garaci, Presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Irccs San Raffaele, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Rettore dell’Università San Raffaele Roma, il professor Vilberto Stocchi.

L'obiettivo del progetto

L’iniziativa sarà l’occasione per la presentazione di un progetto interdisciplinare che possa mettere in contatto tra loro scienze che soltanto in apparenza non hanno legami quali Medicina, Biologia, Fiisica, Chimica, Informatica e Ingegneria così da poter osservare e affrontare la complessità clinica in maniera trasversale da diversi angoli prospettici. Tra gli ospiti, come detto, il professor Gregg L. Semenza esporrà su come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno, un processo biologico che gli ha fatto ottenere il Nobel ma che ha soprattutto messo le basi per comprendere tutti quei meccanismi di crescita delle patologie neoplastiche.

Cosa è stato scoperto

Gli scienzati hanno poi dimostrato che sono le scarse quantità di ossigeno che consentono al tumore anche di spegnere la risposta immunitaria, quindi quella del nostro organismo per contrastare la malattia. Il ruolo dell’NF-kB, un fattore di trascrizione che svolge un ruolo chiave nella regolazione della risposta immunitaria, nell’infiammazione, nella proliferazione cellulare e nel come nel cancro sarò oggetto di discussione da parte del professor Matteo Russo, docente dell’Università San Raffaele Roma e Resp. del Laboratorio di Patologia molecolare, cellulare ultrastrutturale dell’Irccs San Raffaele.

Gli interventi saranno conclusi dal professor Luciano Pietronero, docente di Fisica alla Sapienza di Roma, Presidente e Direttore dell’Istituto Cnr dei Sistemi complessi, Presidente e Direttore della Fondazione Enrico Fermi, al quale è affidato il compito di spiegare quale sia il ruolo della Fisica in un progetto che intende amalgamare disciplice e conoscenze così diverse che possano convergere e far comprendere la complessità nel campo della Medicina.

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