Farsettiarte, da sempre l'amore per il bello

Farsettiarte, da sempre l'amore per il bello


Farsettiarte ha un ruolo importante nel mercato dell'arte, ed è un protagonista tutto italiano in un mondo dominato da grandi marchi internazionali. È una casa d'aste con una tradizione ininterrotta che risale al 1955, quando fu fondata a Prato dai fratelli Frediano e Franco Farsetti e che oggi è tuttora nelle mani della stessa famiglia dei fondatori con la seconda generazione. È quel che si dice una bella impresa di famiglia, un modello tipico e vincente dell'economia italiana. Alla casa d'aste si affianca anche l'attività espositiva con la galleria d'arte; galleria e casa d'aste hanno avuto negli anni percorsi paralleli e, pur dandosi reciproco impulso, hanno sempre mantenuto la propria autonomia, realizzando così qualcosa di unico nel mercato italiano dell'arte. Negli anni l'attività espositiva si è ampliata con l'inaugurazione delle gallerie di Cortina d'Ampezzo nel 1964, in Versilia nel 1969 e di Milano nel 1982. Infine, nel 1991 è stata inaugurata la nuova sede di Prato, a fianco del Museo per l'arte contemporanea Luigi Pecci. L'imponente struttura, che ha contribuito all'intensificarsi delle aste e alla realizzazione di grandi mostre, è la sede operativa e di coordinamento della Farsettiarte. Va sottolineato che l'edificio di Prato con le sue tre sale capaci dai 150 ai 700 posti, i grandi caveau climatizzati e glioltre 2mila metri quadrati di spazi espositivi, è una delle case d'asta più grandi d'Europa.
Qui il calendario si articola annualmente in otto tornate di vendite tra antiquariato, arte moderna, arte contemporanea e opere del XIX secolo. Farsettiarte, dalla sua fondazione, ha intermediato circa 80mila opere d'arte, delle quali sono conservate le schede e le immagini nei preziosissimi archivi. Naturalmente l'attività della Casa è al servizio dei clienti anche nelle fasi di studio e valutazione delle opere. Nel 2010 viene aperta una nuova galleria a Firenze in Lungarno Guicciardini, inaugurata con un'antologica di Giorgio Morandi (52 dipinti). In occasione dell'appuntamento del 31 maggio-1 giugno con l'arte moderna e contemporanea, Farsettiarte tiene a sottolineare che mai come in questi tempi, di forte instabilità sia sui mercati finanziari che nella vita politica, l'arte è da considerare come un bene rifugio, in cui trovare non solo dei valori culturali, storici ed estetici, ma anche una possibilità concreta per investire. Il 2012 è stato un anno comunque soddisfacente, con un volume d'affari complessivo di 11 milioni.
«Il mercato - dice Frediano Farsetti - nonostante una leggera flessione, dovuta a motivi contingenti, è ancora solido e l'acquisto di opere d'arte è sempre valido; anzi, il mio consiglio è quello di avvicinarsi al nostro Novecento, che in questo momento ha subito una contrazione simile a quella che si è verificata nel 1989-1990, dopo la quale tornò in poco tempo ad alti livelli». Il record del 2012 appartiene a una Natura morta del 1955 di Giorgio Morandi, venduta a Prato per 736 mila euro, sfiorando la stima più elevata.

Ancora un Morandi, in dicembre, ha toccato i 617 mila euro, ma vanno pure segnalati un Concetto spaziale del 1966 di Lucio Fontana, venduto per 545mila euro, oltre le stime. Da ricordare anche un Giacomo Balla, Spessori di atmosfera, scultura in cartone dipinto del 1920, che è stato battuto a 137mila euro, superando ampiamente la stima massima (80mila euro).

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