da Roma
Anche oggi nella capitale, per il quarto giorno consecutivo, il Comune ha disposto il blocco parziale del traffico privato come misura anti-smog. Il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 20.30 nella cosiddetta «fascia verde» (che comprende anche buona parte delle periferie allinterno del raccordo anulare), riguarda le auto a benzina e diesel Euro 0, le auto e le minicar diesel Euro 1, le moto e i motorini a due tempi Euro 0 a 2, 3 o 4 ruote. A mantenere alto lo stato di allarme sulla presenza di polveri sottili nellaria sono sia i rilevamenti delle nove centraline dellArpa (lagenzia regionale per la protezione dellambiente), sia le previsioni dei meteorologi per i prossimi tre giorni, favorevoli al ristagno delle particelle inquinanti nei bassi strati dellatmosfera.
Ma a Roma, nellultima settimana, i provvedimenti anti-smog si sono moltiplicati: giovedì scorso hanno circolato solo le auto con targa pari; domenica scorsa cè stato il blocco totale del traffico che prevedeva deroghe per le Euro 4, le auto a gas e quelle elettriche. Il risultato dellultima «domenica a piedi» è stato quello di una vera e propria beffa: mettendo a confronto i dati di rilevamento delle centraline da sabato 27 a lunedì 29 gennaio viene fuori che il livello delle polveri sottili si è addirittura triplicato, con un incremento del 174 per cento.
E non si tratta di una novità: impennate analoghe del «Pm10» si erano verificate anche nel 2006, in concomitanza con le limitazioni al traffico. Questanno, però, la situazione è addirittura peggiorata, perché dal primo gennaio scorso è vietata - sempre - la circolazione nella fascia verde delle auto Euro 0 e dei vecchi motorini a due tempi.
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