da Milano
Ben Bernanke al Congresso per la prima prova da presidente della Federal Reserve. Lex consigliere economico della Casa Bianca debutta oggi alla Camera fornendo le sue valutazioni sullandamento delleconomia Usa davanti alla commissione Finanza, per replicare domani la testimonianza di fronte alla commissione Economia del Senato.
Il focus principale, come da copione, saranno le indicazioni sulla politica monetaria che il banchiere dei banchieri, che ha preso il posto di Alan Greenspan il primo febbraio scorso, intende seguire nella guida della prima economia al mondo. A tal proposito, cè incertezza sulle mosse future della Fed che, dopo la politica accomodante avviata nel giugno 2004, ha deciso di adottare un approccio più cauto, ma sufficiente a portare i Fed Fund al 4,5%, il doppio dei tassi dellarea di Eurolandia.
I comunicati diffusi al termine delle ultime riunioni del Fomc, il board di politica monetaria della Fed, hanno eliminato i riferimenti sulla necessità di nuovi rialzi dei tassi, pur senza fornire indicazioni sulla fine della lunga stretta del costo del denaro. Le stime più recenti vedono gli analisti ipotizzare il punto neutrale, secondo una definizione cara a Greenspan, tra crescita e inflazione grazie a tassi al 5% per giugno.
Ad alimentare questo scenario, sono giunti ieri i dati sul forte rialzo delle vendite al dettaglio Usa a gennaio, salite del 2,3% rispetto al mese precedente contro lo 0,9% delle previsioni. Le vendite, combinate allinatteso calo della disoccupazione, fanno quindi pensare che difficilmente la Fed rinuncerà a chiudere nel breve periodo la lunga fase della stretta monetaria.
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