Caro Direttore, sono veramente indignato, disgustato
e irritato per il provvedimento preso nei tuoi confronti dai sedicenti
consiglieri dell’Ordine di che cosa... Nessuno al mondo può
permettersi di metterti il bavaglio perché hai tutti noi dalla tua
parte, e siamo tanti tantissimi. Avanti tutta caro Vittorio, senza
esclusione di colpi e più agguerrito di prima, siamo pronti a fare le
barricate per difendere il tuo diritto sacrosanto che facciamo nostro.
Gino Aresu
Cardedu (Ogliastra)
La
mia grande solidarietà per la «bolscevica» sospensione «perpetrata »
senza averne titolo morale, da parte dell’Ordine dei giornalisti.
Sono certo che per lei questo sarà uno sprone a proseguire nella sua
azione di difesa dei diritti dei cittadini, tra cui il presidente
Berlusconi. In Italia molta gente (credo oltre il 70%) le è
solidale. Aspetto che le forze del Pdl abbiano uno scatto di orgoglio
e diano segno di esistere.
Mario Tallarico
e-mail
Caro
Direttore Feltri, la sanzione disciplinare inflittale è una vergogna,
voglio dirlo chiaro e forte, per la libertà di stampa, di parola e di
pensiero, per questo Paese popolato sempre più da ipocriti e sempre meno
da uomini e donne degni di rispetto. Viviamo il tempo della
menzogna, del facile profitto senza principi, del fango gettato in
faccia agli avversari con mani luride ed animo fetido, senza più
freni nei confronti dell’onorabilità propria ed altrui. Proprio per
questo, lei ha il dovere morale di tenere duro e di picchiare, se
possibile, ancora più forte sulle contraddizioni delle persone che
pretendono di zittirla, da «sepolcri imbiancati» quali sono.
Pietro De Montis
Modena
Mi raccomando caro Direttore non molli. Noi saremo sempre con lei, uno dei pochi giornalisti liberi d’Italia.
Giampaolo Nizzoli
Forlì
Gentile
Direttore, in questo momento in cui nel sindacato dei giornalisti
domina più che mai la faziosità, sento il dovere di inviare i segni
della mia solidarietà a Feltri che stimo, ammiro e seguo da anni.
Angelino Tedde
e-mail
La
mia più alta solidarietà al dottor Vittorio Feltri, brillante
giornalista che fa onore all’Italia. Bisogna resistere, resistere
per esistere.
Massimo Pedemonte
Parigi
Con
la sentenza che impedisce a Feltri di esercitare un diritto
fondamentale sancito dall’articolo 21 della Costituzione, l’Ordine
dei giornalisti se ne pone automaticamente fuori. Feltri è uno dei
pochi che in questo momento si oppone al piano che tende a sovvertire
il voto popolare e, per delegittimarlo, i principali organi di informazione sia televisivi
che giornalistici, sono impegnati in una violenta campagna di
diffamazione. Pertanto ritengo insufficiente esprimere soltanto
solidarietà al direttore del Giornale : bisogna ricorrere a
provvedimenti molto più incisivi, fino ad arrivare ad un appello al
presidente della Repubblica che, come garante della Costituzione,
dovrebbe intervenire nel momento in cui viene così palesemente violato
uno dei suoi principi fondamentali.
Roberto Leone
Napoli
Le esprimo tutta la mia stima e solidarietà, faccia come quelli di sinistra, se ne freghi e continui a scrivere! Buon lavoro.
Marco Dall’Oglio
e-mail
Sono
molto arrabbiato per l’ingiusta e vile sospensione del direttore
Feltri per tre mesi dallo scrivere, ma non rassegnato. Non possiamo
accettare passivamente questi soprusi limitandoci solo a protestare,
propongo vie alternative: rivolgersi alla magistratura ordinaria
per una revoca d’urgenza, essendo la disposizione del dis-Ordine dei
giornalisti palesemente incostituzionale. Aboliamo definitivamente
per decreto il cosiddetto Ordine, degno erede del fascista Albo dei
giornalisti, per manifesta inutilità e faziosità.
Antonio Corda
Sassari
Caro
direttore, sono un tuo affezionato lettore da decenni ma questa volta
devo farti un bel rimprovero: hanno fatto bene a condannarti perché in
questo mondo di ipocriti non bisogna dire la verità come hai fatto tu,
ma piegarsi come una canna al vento di fronte a quelli che sono i
nuovi vivandieri della politica giornaliera.
Angelo Brunetti
e-mail
Forza
Direttore disobbedisca, abbiamo bisogno di lei soprattutto in questo
momento drammatico per la nostra democrazia. Con Sallusti e
Veneziani insieme a Mario Sechi del Tempo ,
Belpietro di Libero siete la nostra ultima speranza. Boia chi molla!!!!!!!
Antonio Mansiaro
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Tutta la mia solidarietà per una sospensione che trovo ingiusta non solo dal punto d i vista della condanna, ma anche dal punto d i vista d i noi lettori, che non potremo più leggerla sul Giornale .
È sinceramente vergognoso il modo in cui è stata giudicata la
vicenda, sia per l a completa mancanza d i azioni legali intraprese
contro di lei dall’ex direttore di Avvenire ,
sia per il fatto che al momento della pubblicazione del suo
editoriale la notizia secondo ogni documento giudiziario era senz’altro
veritiera. Ancor a una volta s i è dimostrato come la stampa di
sinistra che pubblica d a molto tempo notizie completamente infondate
(al contrario della sua) e a scopo diffamatorio, è lasciata libera
di agire senza che l’Ordine dei giornalisti batta ciglio.
Tommaso Povolo
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Il
momento politico che stiamo attraversando è di difficile lettura
talvolta, ma ci sentiamo di condividere completamente la sua
visione. Le auguro di saper resistere a qualsiasi intimidazione palese
e non e di continuare a difendere la sua e nostra libertà.
Carla Santini e famiglia
e-mail
Due anni fa sono stato per la prima volta in vita
mia a Mosca e, nel visitare questa meravigliosa città, sono passato a
pochi metri dalla tomba di Stalin sotto le maestose mura del
Cremlino, e ho fatto queste considerazioni: lo stalinismo non può più
fare danno all’umanità! Mi sono sbagliato! Esiste un Paese, l’Italia,
dove oltre ad albergare il sindacato più comunista d’Europa, i
giornalisti scomodi all’intellighenzia social-comunista e che non sono allineati, vengono censurati dall’Ordine con accuse pretestuose: altro che purghe staliniane!
Gianfranco Merelli
e-mail
Seguo il Giornale
e soprattutto il vero giornalismo di Vittorio Feltri. Per quello che
può contare vorrei esprimere la mia solidarietà per questo ennesimo e
meschino attacco.
Gianluca Di Sario
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Esprimo la mia solidarietà sottoscrivendo un nuovo abbonamento a Il Giornale . Non mollate e organizzate la resistenza a questo attacco concentrico della sinistra giudiziaria e televisiva!
Stefano Ventura
Bologna
Il
tempo è galantuomo e vedrà che alla fine questi piccoli ed ipocriti
uomini avranno quello che si meritano e ritroveranno la loro dignità
lavorando nei campi.
Mario Quadraccia
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Sono
molto dispiaciuto e solidale con lei contro il provvedimento che
hanno adottato nei suoi confronti, praticamente siamo in uno Stato di
regime di tipo sovietico che ancora riesce a imporre questa sinistra
delinquenziale e ancorata allo statalismo di
prima Repubblica. Berlusconi non deve assolutamente dimettersi, deve
attendere in Parlamento che il traditore Fini che ha fondato un
partito di cialtroni, si assuma le proprie responsabilità di fronte
agli italiani facendo cadere il governo in modo che il popolo si
renda conto che questo è uno dei peggiori soggetti della sinistra,
capace di rinnegare per una poltrona, tutta la storia dell’Italia e
del suo passato.
Paolo Pancani
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Ho
letto delle vicende ordinistiche che la vedono vittima per ciò che
sembra essere una questione di non conformità alla maggioranza
dell’albo di appartenenza più che di sostanza. E le esprimo tutta la mia solidarietà!
Efrem Romagnoli
Latina
La
più piena e totale solidarietà al Direttore Vittorio Feltri, voce
libera e democratica del giornalismo italiano, vittima di una setta
stalinista-comunista che non riuscirà a soffocare lo spirito libero
che lo ha sempre animato. Sono certo che non si arrenderà e continuerà
a rappresentare la stampa libera e democratica contro una censura di
stampo comunista, becera e antistorica.
Mario Famà
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La
mia più profonda solidarietà per essere stato sospeso per tre mesi, mi
correggo, per «solo» tre mesi - come si evince dall’agenzia Ansa .
Peccato che questi «soli tre mesi» saranno decisivi per le sorti del
governo che avranno bisogno del sostegno di tutta la stampa di
centrodestra che forse si identifica proprio nella sua esperienza e
nella sua bravura giornalistica. Quando Santoro viene sospeso per soli
dieci giorni, quindi per due puntate di Annozero , però scoppia il
finimondo e non importa se il conduttore televisivo in questione abbia
pronunciato un «vaffa» di troppo nei confronti del suo datore di
lavoro. Noi abbiamo bisogno di lei e della sua libertà.
Roberta Bartolini
Genova
Mi
viene da piangere. Mi sento accerchiata: il mio voto tradito
dall’ennesimo Giuda, la mia libertà di scegliere chi leggere
annullata con un ingiusto pretesto. Che posso fare per lei?
Donatella Vaccarelli
Brescia
Che
dire di questo nostro Paese pieno di contraddizioni e pressappochismo?
La mia solidarietà, e continui la sua opera di verità anche per
smascherare per bene il signor Gianfranco Fini che per vendetta
personale sta portando il Paese in una situazione di ingovernabilità.
Spero gli italiani affezionati alla nostra terra, da Trieste a
Trapani, aprano gli occhi e lo cancellino dai posti di comando.
Daniele Raffaele
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Piena
solidarietà al Direttore Vittorio Feltri. Quello che è successo,
conferma in quali mani è l’informazione in Italia. Altro che
Berlusconi padrone di tutti i media...
Paolo Launa
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In
Italia esiste una cultura, che da quando io ho memoria, dà per scontato
che il buono è a sinistra e il cattivo a destra. Questa cultura è
dominante perché la maggioranza di ciò che è «visibile», giornalisti,
magistrati, politici che contano - la stragrande maggioranza dei
presidenti della Repubblica di questi ultimi 40 anni - sono di cultura di sinistra. Lei direttore si è messo di traverso e ne fa le spese. Per quel poco che conta tutta la mia solidarietà.
Ermanno Meschi
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Caro
Feltri, lei con Belpietro ed altre pochissime eccezioni, siete le poche
voci libere ed indipendenti di questo maledetto eppur meraviglioso
Paese. Non si faccia intimidire, al contrario continui a combattere.
Combattere con le parole per fare conoscere la verità ad ogni costo. Da
oggi il mio nome è Vittorio Feltri. A lei Direttore e ai suoi
collaboratori tutta la solidarietà della mia famiglia e mia.
Massimiliano Pietro Piras
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Tenga duro. Da chi combatte tutti i giorni per far quadrare il bilancio senza compromessi.
Mirco Giacomelli
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Egregio direttore, non se la prenda troppo, il tempo è galantuomo: gli italiani sapranno distinguere tra pidocchi e leoni.
Massimo Nicodemo
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Che
tristezza!!! Un’Italia così non me la sarei mai immaginata!!! Nemmeno
nei miei incubi peggiori, avrei sognato un verdetto così palesemente
politico! Ma bisogna stringere i denti ed andare avanti, caro
Direttore, con la stessa forza ed onestà che l’hanno sempre
contraddistinta! Si senta fiero di ciò che ha fatto, ma soprattutto di
ciò che presto avrà modo di far di nuovo!
Francesca Maria Paola Loi
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Quanto
successo a Feltri è incredibile: come amano affermare a sinistra, in
un Paese «normale» sarebbe impensabile! Se questo Ordine fosse un
organismo serio, allora la gran parte dei giornalisti, dovrebbero
cercarsi un altro lavoro.
Mi chiedo, se Feltri ignorasse la decisione
dell’Ordine, cosa potrebbe mai accadere? Si aprirebbero le porte del
carcere? In breve: che controindicazioni ci sarebbero, se tale
Ordine non esistesse?
Gabriele Gasparini
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