Via Feltrinelli, sgomberate famiglie abusive Gli irregolari: «Noi abbandonati nell’amianto»

ETERNIT Gli inquilini dei 152 appartamenti sono stati trasferiti per la bonifica

Qui in zona le hanno soprannominate «white house», le case bianche per colpa dell’amianto che da anni ormai convive con i residenti del palazzo ormai noto alle cronache cittadine per la presenza dell’eternit. Via Feltrinelli 16, zona Rogoredo, periferia nord est della città. Qui ieri mattina, gli uomini delle forze dell’ordine insieme a quelli del Comune si sono presentati alle 8 per sgomberare due famiglie abusive. Il tempo di iniziare l’intervento e gli inquilini, irregolari anche loro, sono scesi in strada per bloccare le operazioni degli agenti. Hanno parcheggiato un furgone davanti all’uscita del palazzo per impedire che la polizia allontanasse le due donne, una romena e una eritrea. Secondo gli abitanti dell’edificio, le straniere erano in attesa di avviare una trattativa con il Comune e Aler per risolvere la situazione, ma «la polizia si è presentata senza preavviso e nessuno, né l’amministrazione né Aler ha saputo dirci nulla».
Non sono bastati i presidi, il lancio della polvere d’amianto dalle finestre, le «barricate» di masserizie che i manifestanti hanno accumulato nel cortile. A fine giornata, il bilancio di questa mattina di protesta parla di una donna portata via in ambulanza per problemi respiratori e altre due, le straniere, allontanate dalle loro case. «Il Comune ha spostato i cittadini con un contratto regolare mentre a noi ci ha lasciato vivere nell’amianto», si lamentano gli inquilini rimasti nel palazzo di via Feltrinelli 16. «Sono stati tutti aiutati da noi - precisa l’assessore alle politiche sociali, Mariolina Moioli -. Non siamo stati a vedere se alcuni che erano in gravi condizioni, erano abusivi o meno. Il discrimine non è quello. A quelli che avevano un contratto, il Comune ha dato una casa, gli altri li abbiamo presi in carico noi, coi nostri soldi. Per quanto riguarda le due donne straniere allontanate ieri mattina, una ha un reddito superiore a quello richiesto per essere accolti dai servizi sociali e l’altra è convivente di un detenuto».
E infatti la maggior parte delle persone che abitavano nei 152 appartamenti sono state trasferite, coi programmi di mobilità abitativa del Comune per avviare la bonifica dell’eternit. Tra questi anche una trentina di famiglie abusive con figli piccoli o disabili a carico. Nella «white house» ne sono rimaste solo una decina che non hanno accettato le soluzioni proposte dall’amministrazione e 7 famiglie (tra cui le due donne straniere) che occupano gli alloggi abusivamente. Contro Palazzo Marino, gli inquilini di via Feltrinelli hanno intentato una causa di risarcimento: in 25 anni 43 residenti si sono ammalati di tumori e 11 casi sembrano riconducibili all’esposizione all’eternit.

«Dopo aver lasciato per anni centinaia di persone a vivere nell’amianto - denuncia Domenico De Luca del sindacato degli inquilini Sicet - il Comune aveva promesso che nessuno sarebbe finito per strada. Ieri lo sgombero. Ogni tentativo di individuare una soluzione con l’amministrazione per le famiglie bisognose è stato inutile».

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