Ferrara: "Non è una discesa in campo per la politica"

Il direttore del Foglio: "Una lista elettorale contro l’aborto non vuol dire quello che non vuol dire, non è una 'discesa in campo' per fare politica nel senso più ovvio del termine e non è un grido per punire legalmente le donne in gravidanza od obbligarle a partorire"

Ferrara: "Non è una discesa in campo per la politica"

Roma - "Una lista elettorale contro l’aborto non vuol dire quello che non vuol dire, non è una 'discesa in campo' per fare politica nel senso più ovvio del termine e non è un grido per punire legalmente le donne in gravidanza od obbligarle a partorire". Lo scrive Giuliano Ferrara in un articolo che verrà pubblicato domani dal settimanale Panorama. "Se tu affermi 'voglio obbligare una persona a partorire' sei un fanatico - continua il direttore del Foglio - se aggiungi 'voglio punirti penalmente perché rifiuti la maternità' sei un fanatico. Ma se dici, come la lista per la vita e contro l’aborto 'voglio che la donna incinta sia un soggetto sociale privilegiato, voglio che sia libera di non abortire per ragioni materiali, di solitudine anche psicologica e morale', non sei né un fanatico né un cinico, sei un essere umano razionale".

Ferrara presenterà le sue liste solo al Senato, in Lombardia e Lazio, senza alcun accordo con altri partiti: "Non avrei mai pensato di fare quello

che faccio adesso - conclude il giornalista - candidarmi con una lista contro l’aborto, candidarmi a fare il ministro della Salute, diventando il bersaglio di una campagna di odio civile che le mie idee non meritano".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica