Festa dell’Unità, ad Albertini invito con polemica

E intanto debutta la tassa per battere Berlusconi: 1,2 euro in più su ogni coperto dei dieci ristoranti

Festa dell’Unità, ad Albertini invito con polemica

Alla Festa dell’Unità tornano le grigliate a base di salamelle, ma non è questa la principale novità dei dieci ristoranti che da domani al 19 settembre accompagneranno dibattiti e concerti della kermesse diessina. È al suo debutto anche la tassa anti Cavaliere, un euro e venti che i visitatori dovranno pagare per mettersi a tavola. «Chiederemo un supplemento nel coperto per battere Berlusconi» annuncia il tesoriere Ugo Sposetti. I preventivi di spesa della Festa sono consistenti: tre milioni e cinquecentomila euro che i Ds pensano di coprire con gli incassi, ma anche grazie a sponsorizzazioni e pubblicità.
Alla festa interverrà anche Ferruccio De Bortoli. Durante i ventisei giorni di dibattito sono previste «incursioni» anche da parte di esponenti del centrodestra. Interverranno il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, e il segretario dell’Udc, Marco Follini, i ministri Roberto Maroni, Gianni Alemanno, Francesco Storace, Enrico La Loggia e il commissario europeo Franco Frattini. In più l’assessore comunale di An, Aldo Brandirali, e l’assessore regionale leghista, Davide Boni. E, tra i manager, l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro profumo e il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri.
Come sempre, è partito l’invito per Gabriele Albertini. Lo scorso anno Albertini, rompendo una lunga tradizione di gnocchi fritti, aveva declinato l’invito per l’attacco politico arrivatogli dal segretario cittadino dei Ds, Pierfrancesco Majorino. Quest’anno anche l’invito ufficializzato da Franco Mirabelli, segretario metropolitano, contiene qualche nota polemica che potrebbe spingere il sindaco a pensarci un po’ sopra: «Abbiamo qualche remora di fronte alla scelta immotivata e irragionevole di ricorrere alla Corte dei conti contro Penati per la vicenda Serravalle. Ma ripetiamo l’invito per rispetto istituzionale». Una formula forse più adatta per un attacco che per un invito a cena.


Forse per attirare visitatori è un’elegante signora la protagonista del manifesto. «Audrey Hepburn con il grembiule della Festa dell’Unità» spiega Mirabelli. Un’allusione alla Milano della moda? «L’idea è dei pubblicitari, è la migliore che ci hanno presentato».

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