La festa gitana di Marquez tra passione e tradizione

Come resistere al batter di tacchi di Antonio Marquez? Difficile restar seduti sulla poltrona quando sul palco si esibisce il ballerino sivigliano, una delle più grandi stelle del flamenco. Uno «zapeteo» indiavolato che tramuta in Fiesta Gitana, lo spettacolo in prima nazionale questa sera e domani alle 21.15 a Villa Pamphilj. Una festa andalusa con il ritmo che passa dai tacchi alle punte per arrivare fino alle mani. Cantaores e tocaores accompagnano i ballerini incitandoli a una danza sensuale e passionale. Antonio Marquez conduce lo spettatore in un felice viaggio alla scoperta delle tradizioni andaluse. Il pretesto sarà il rientro a casa per coronare il sogno d’amore con la sua amata, la bella Trinidad Artiguez, tanto vagheggiata e inseguita che chiederà finalmente in sposa. Giunto nella terra natia, ritrova gli amici e i parenti e ha inizio una sarabanda sulle coreografie ideate dallo stesso Marquez con Coral Currillo. Assieme a Marquez sul palcoscenico si esibiranno Daniel Fernandes (nella parte del padrino) e undici ballerini. Agli assolo del famoso ballerino, si alterneranno gli esamble di una delle migliori compagnie di autentico stile flamenco.

Nato a Siviglia, a soli 19 anni è stato Primo Ballerino al Ballet Nacional de España. Ha interpretato i più importanti balletti di flamenco e si è dedicato alla coreografia. Tra le sue creazioni, la Carmen e il Don Chisciotte.

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