Festa con l’ambasciatore Gol per i 58 anni dello Stato d’Israele

«Triste veder bruciare le nostre bandiere il 25 aprile». De Corato: «Deve vincere il dialogo»

Dopo le polemiche legate alle bandiere bruciate durante il corteo del 25 aprile e l’iniziativa di martedì scorso nella sinagoga di via Guastalla aperta alla cittadinanza, la comunità ebraica ha festeggiato ieri pomeriggio, con un giorno di ritardo, lo «Yom Hazmaut», il 58esimo anniversario della fondazione dello Stato di Israele.
Alla cerimonia ha partecipato anche l'ambasciatore israeliano Ehud Gol che ha ricordato la serata a Roma in cui Berlusconi e Prodi hanno partecipato insieme alle celebrazioni dell'anniversario della nascita dello Stato ebraico. «Tutta l'Italia ufficiale - ha commentato l'ambasciatore - si è stretta intorno a noi. Abbiamo messo insieme il governo uscente e quello futuro». «Abbiamo fatto il miracolo» ha scherzato poi Gol.
Per quanto riguarda l'iniziativa della comunità milanese di aprire la sinagoga l'altro ieri ai cittadini, Gol ha parlato di una «fantastica idea, soprattutto dopo il triste episodio del 25 aprile che ha visto non solo le nostre bandiere bruciate ma anche la contestazione di un piccolo gruppo di manifestanti alla brigata ebraica presente nel corteo». Nessun commento, invece, sull'alleanza elettorale stretta dalla Cdl milanese con alcuni partiti dell'estrema destra. «Sono israeliano e non voglio interferire nella politica italiana», ha commentato Gol.
A rappresentare il Comune ieri al circolo Noam di via Montecuccoli c’era il vicesindaco Riccardo De Corato.

«Dobbiamo ricordare i valori che consentono la serena e duratura convivenza tra religioni, tradizioni e culture diverse - ha detto l’esponente di An -. Valori di pace, dialogo continuo e confronto, di cui questa Amministrazione Comunale si è fatta portavoce in questi anni con la comunità ebraica».

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