Il festival chiude con successo

Oltre seimila persone. Un bilancio oltremodo positivo quello che caratterizza il primo Festival internazionale della letteratura ebraica chiusosi mercoledì sera alla Casa dell’Architettura con l’incontro con Erri De Luca. «Con questa manifestazione abbiamo raggiunto il nostro obiettivo - commentano i curatori della rassegna Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann - e cioè far conoscere al pubblico romano lo straordinario e millenario universo della letteratura ebraica». Sul palco dell’Acquario Romano si sono alternati personaggi del calibro di Nathan Englander, Etgar Keret, Sami Michael, Agi Mishol e Lia Levi. L’attenzione del pubblico nei confronti delle loro testimonianze dimostra il crescente interesse nei confronti della cultura ebraica. «Questo risultato è stato possibile - ricorda la Piattelli - grazie alle istituzioni che ci hanno sostenuto. Vorremmo anche ringraziare la Comunità Ebraica di Roma che ha creduto in noi, dandoci la possibilità di realizzare questo sogno. Visto il successo, l’appuntamento per l’anno prossimo è praticamente scontato: siamo già in contatto con le case editrici e con gli autori per lavorare alla seconda edizione». Una cena di gala a base di prodotti kosher è stata l’occasione per fare il bilancio della manifestazione e per immaginare i prossimi appuntamenti.

Tra i commensali anche l’assessore alla Cultura Umberto Croppi, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il presidente di Zètema, Francesco Marcolini. A fare gli onori di casa Riccardo Pacifici, presidente della Comunità.

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