Giannino della Frattina
Privatizzare sì, ma con giudizio. Dopo nove anni di giunta Albertini e «uno scenario economico e finanziario molto mutato», Forza Italia annuncia una modifica alla rotta. E annuncia di aver già chiesto a Letizia Moratti, candidato sindaco del centrodestra, di sostituire lassessorato alle Privatizzazioni con una più funzionale delega allo Sviluppo e valorizzazione delle pubbliche utilità. Traduzione italiana (letterale anche se forse non azzeccatissima) di public utilities, le aziende controllate dal Comune che si occupano di servizi essenziali per i cittadini come lAem (energia), lAmsa (rifiuti, ma oggi non solo), lAtm (trasporti), la Sea (aeroporti).
Lannuncio ieri quando Luigi Casero e Maurizio Lupi, i vertici cittadini di Fi, al convegno «Le aziende comunali al servizio dei cittadini e protagoniste dello sviluppo economico», hanno sottoposto la proposta al presidente Atm Bruno Soresina, a quello dellAem Giuliano Zuccoli, a quello di Sea Giuseppe Bencini e al direttore generale dellAmsa Carlo Petra. «Nove anni fa abbiamo voluto un assessorato alle Privatizzazioni che ha dato i suoi frutti - ha ricordato Lupi -. E li ha dati non solo nella vendita sul mercato, ma anche nella razionalizzazione delle aziende che erano praticamente tutte in perdita tranne lAem». Tanto che oggi lex assessore della prima giunta Albertini può dire che ai bilanci positivi delle aziende, corrisponde sicuramente anche un migliore servizio offerto ai cittadini.
Una strada da proseguire e ottenuta «grazie allarruolamento di abili manager, ma anche facendo penetrare nelle municipalizzate anticorpi di privato». «Ora - aggiunge Casero, anche responsabile economico di Fi -, dobbiamo far sì che i privati partecipino a queste aziende, ma che il controllo strategico resti al Comune. Lo scopo non devessere fare cassa comunque. Il fine ultimo deve restare quello del migliore servizio possibile offerto ai milanesi. E per questo non vogliamo che siano acquistate da gruppi internazionali che hanno altri obiettivi». La frecciata va dritta a Romano Prodi «che ha venduto le autostrade a chi di professione fa i maglioni». Col risultato «che i profitti della autostrade vanno a coprire i buchi fatti dai maglioni e non a costruire nuove infrastrutture di cui il Paese ha assoluto bisogno».
Il compito del nuovo assessorato sarà, quindi, trovare vie e strategie per «andare sul mercato, ma mantenendo il controllo pubblico». Lunico modo per garantire la qualità del servizio. «Chi vuole gestire Malpensa - spiega Casero -, è giusto che viva a Milano. Le opere di privatizzazione proseguono, ma considerando caso per caso. La public company, come già fatto per Aem, o la ricerca di un partner privato».
«Unazienda come Atm è stata risanata - spiega il presidente Soresina - perché il nostro obiettivo non è la realizzazione dellutile, ma il servizio al cittadino. Questo ha reso possibile il risanamento e oggi enormi investimenti che permetteranno in futuro un servizio ancora migliore».
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