
"Sgombero dei campi rom abusivi, regolarizzazione tributaria di quelli ufficiali con anche un censimento dei minori presenti" è quanto chiede Filippo De Bellis, responsabile sicurezza di Fi Lombardia e consigliere del Municipio 5 di Milano dopo la morte di Cecilia De Astis, travolta da un'auto guidata da quattro ragazzini rom. "La tragedia non è un caso sfortunato - sostiene -. È il risultato di un sistema tollerante verso l'illegalità che da anni permette che a Milano esistano zone franche, immuni alle normative, dove i diritti sono solo pretese e i doveri non esistono. E il Comune non può più ignorare insediamenti abusivi e nemmeno i campi regolari come quello di via Chiesa Rossa, dove con i mancati pagamenti al Comune dal 2015 il totale delle perdite supera 1,5 milioni di euro". La giunta "non può continuare ad essere complice di questi veri e propri fortini dell'illegalità. E istituisca un censimento dei minori presenti nei campi, con verifiche periodiche sulla frequenza scolastica".
Per Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati, "bisogna evitare speculazioni di ogni tipo" però "occorre aprire gli occhi sulla città, sull'intemperanza e la violenza dei giovani e non solo degli emarginati. Oggi, nei quartieri periferici come il Gratosoglio, San Siro, il Corvetto la violenza delle gang etniche e giovanili detta legge.
E l'episodio costato la vita a Cecilia, con la fuga dei quattro minorenni poi arrestati dalla Polizia, ne è un esempio. Non basta riempirsi la bocca di ospitalità o allungare qualche soldo alle pur generose onlus. La sicurezza come l'ospitalità non possono essere delegate. A Milano serve i un nuovo modello e una nuova guida".