Liberalizzare il sistema delle ferrovie lombarde. Ricalcare il modello seguito per creare la concessionaria autostradale lombarda. Mettere cioè il privato a fianco del pubblico. Questa la strada che intende seguire Fi per migliorare il trasporto su rotaia in Lombardia. Affidare il servizio a un soggetto unico vorrebbe dire poter superare con più facilità gli ostacoli: ritardi, costi, sicurezza, pulizia. Il presidente della commissione lombarda al Territorio, Marcello Raimondi, propone il modello bavarese: «Il ministro dei Trasporti del Land - spiega - ha costituito un ente che svolge i compiti di gestione di tutti gli affidamenti su ferro della Regione». Il primo passo per avviare la liberalizzazione sarebbe aprire lazionariato del gruppo Ferrovie Nord ai privati. «Il processo di liberalizzazione - puntualizza Raimondi - in Italia risulta praticamente incompiuto. È strutturato in maniera chiusa e monopolistica, spazi esigui di apertura per lingresso di altri soggetti». A breve le emergenze sono altre: la mancanza di risorse per rinnovare il parco treni e le ferrovie fino al 2009. Per lassessore lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, occorrono 100 milioni allanno per migliorare il servizio e vanno aumentati i trasferimenti dallo Stato.
«La Lombardia - spiega - ha investito 25 milioni. Ma servono altri soldi. Già nel bilancio 2007, coi vincoli messi dal governo, non possiamo aumentare le risorse. È come se avessimo creato una macchina superpotente ma senza benzina». Unipotesi per far cassa potrebbe essere un aumento dei biglietti. Ma «un adeguamento delle tariffe - precisa Cattaneo - può esserci solo dopo il miglioramento del servizio. Quello che è certo è che la tariffazione di oggi non è equa e va rivisto lintero sistema». Da una ricerca dellIrer, emerge che il 14% dei treni arriva in ritardo, che le carrozze trasportano oltre il doppio dei passeggeri e che gran parte dei convogli sono vecchi di oltre 30 anni.
Fi: «Ferrovie Nord Aprire ai privati»
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