«Dopo il temporale è arrivato il sereno, come previsto. Speriamo che ora sia bello stabile». Metafora firmata da Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega Lombarda, che politicamente la traduce «in un rinnovato slancio dellazione amministrativa della Lombardia, con il contributo fondamentale della Lega». Certezza assunta «per lealtà verso il voto dei lombardi e responsabilità politica e di governo» dice Maurizio Bernardo, vicecoordinatore regionale di Forza Italia.
«Le verifiche politiche sono necessarie come gli allenamenti nelle competizioni. Da questo periodo dialettico e dialogico tra tutti i componenti della coalizione, la Casa delle Libertà ne esce rafforzata. Roberto Formigoni è quindi oggi un presidente ancora più forte, visto che dallaccordo esce come garante di questalleanza, della validità del suo programma e della continuità della linea politica». Garante di un programma a cui «tutti si attengano, nessuno escluso» chiosa Giulio Boscagli, capogruppo di Forza Italia: «Ad Arcore si è raggiunto un buon accordo in cui si ribadisce con forza che il cuore dellalleanza della Cdl è il programma del presidente Formigoni. Questo vincola fortemente le forze politiche a non uscire dal seminato, sia in termini di proposta politica che di comportamenti individuali».
Riaffermazione della «collegialità delle scelte» in un governo regionale «più forte» che agisce per nome e per conto dei lombardi. Valutazione di unazione amministrativa che secondo il coordinatore regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, «sul territorio ha il punto più alto proprio nella figura del presidente»: «Che esce rafforzato dallincontro di Arcore» dove sono state «lasciate alle spalle le incomprensioni di queste settimane». «Soluzione della verifica che ha premiato la pazienza e la testardaggine di chi, come noi, ha sempre pensato che la Lega è parte integrante della Casa delle Libertà» commenta Domenico Zambetti, capodelegazione Udc in giunta regionale. Che applaude «alla lucidità e alla determinazione» di Formigoni «nel gestire una crisi che sembrava senza sbocchi».
Gestione con tanto di scuse di Cè «che non solo sono unammissione a non condividere le affermazioni fatte ma anche la conseguenza che il ripetersi di fatti analoghi implica chiuse le collaborazioni senza alcuna verifica nellalleanza» osserva Romano Colozzi, assessore regionale al Bilancio. Percorso che dichiara Ignazio La Russa, capogruppo alla Camera di An, «soddisfa An perché tutti hanno avuto a cuore lobiettivo della massima coesione e unità della coalizione».
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