da Roma
Fiat Auto ha incontrato ieri a Roma le segreterie di Fim, Fiom e Uilm. Lazienda ha puntualizzato le questioni della competitività e dellefficienza dei singoli siti. In particolare ha individuato le problematiche legate alladozione di tempi e metodi della produzione e alle modalità di gestione delle eccedenze strutturali, attraverso la mobilità lunga.
La Uilm ha dichiarato la propria disponibilità a discutere i vari problemi, al fine di realizzare un accordo condiviso dalle parti, e ha posto alcune condizioni. Tra queste, la necessità di concordare un quadro di assetto complessivo del gruppo e ottenere garanzie su ciascuno degli stabilimenti italiani, definendo per i singoli siti modelli, volumi e occupazione. La mobilità lunga, secondo il sindacato metalmeccanico, dovrà poi essere funzionale alla risoluzione dei problemi delle eccedenze presenti anche nellindotto. «In particolare - a parere della Uilm - tale strumento deve servire a Termini Imerese per recuperare i lavoratori oggi disoccupati, per effetto della chiusura di alcune aziende dellindotto Fiat.
Laltro punto su cui la Uilm si è soffermata riguarda il ricorso alla cassa integrazione ordinaria: «I cali congiunturali del mercato - sostiene il sindacato - devono essere affrontati con strumenti alternativi al mero ricorso alla cassa integrazione». Fiom, Fim e Uilm chiederanno un incontro al governo per fare il punto sugli impegni assunti lo scorso 3 agosto, giorno della presentazione del piano industriale di Fiat Auto.
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