da Milano
In Italia è Fiat la vittima più illustre della crisi borsistica delle ultime settimane: mentre continua il riacquisto di azioni proprie (ieri 45mila) anche ieri il titolo del Lingotto è stato tempestato dalle vendite. Tra i peggiori del listino ha lasciato sul terreno il 5,28% a 17,54 euro, tra scambi molto intensi (5% del capitale). In un mese le azioni hanno perso oltre il 22% del loro valore. Il difficile momento del gruppo torinese si specchia nellandamento del settore. Ieri sui mercati europei è andato male tutto il comparto dellAuto: lindice Dj Stoxx è sceso del 3,63%.
Ma a pagare maggiormente i nuovi timori legati ai mutui subprime sono stati ovviamente i titoli del settore bancario con il Crédit Suisse che ha lasciato sul terreno il 3,7% dopo che Goldman Sachs ha deciso di inserire il titolo del colosso svizzero tra i titoli da vendere. Nel mirino di Goldman Sachs è finita anche Société Générale che a Parigi ha perso il 7,2%, dopo che gli analisti hanno ridotto il rating da «neutrale» a «vendere». Tra gli altri titoli finanziari che hanno perso quota anche linglese Lloyds (-4,1%). Peggio ancora è andata a Northern Rock (-12%); la banca britannica ha fatto sapere di aver ricevuto nuove manifestazioni di interesse. Una tra esse valorizza il gruppo a prezzi inferiori di quelli attuali. In deciso calo poi i titoli della Borsa di Londra: le azioni Lse hanno perso il 7,3%.
Tornando alle banche da rilevare il crollo dei risultati del colosso giapponese Mitsubishi: ha chiuso il primo semestre di bilancio con una calo degli utili del 49%.
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