da Milano
Sergio Marchionne chiude il cerchio. Anche Moodys, dopo Fitch e Standard & Poors, toglie il titolo Fiat dalla «spazzatura». Lagenzia ha rivisto al rialzo il giudizio sul lungo termine (da Ba1 a Baa3) e quello sul breve (a Prime-3 da Not Prime), con un outlook stabile. Fitch e Standard & Poors, rispettivamente, avevano assegnato a Fiat l«investment grade» un anno fa e il 30 aprile scorso. Il grado di maggior solvibilità consente ora investimenti da parte di alcuni grandi «istituzionali», come i fondi pensione americani. Cè da dire che la mossa di Moodys, giunta allindomani dellennesima conferma da parte dellamministratore delegato del Lingotto degli obiettivi per lanno in corso, ha sorpreso il mercato. Lintervento di Moodys era infatti atteso sempre nel 2008, ma un po più in là nel tempo.
Soddisfatto, ovviamente il top manager e neoingegnere: «Per noi - ha commentato Marchionne - tutto questo rappresenta uno stimolo a proseguire con impegno e grande rigore lungo la strada dellaffidabilità allo scopo di conseguire gli ambiziosi obiettivi stabiliti per i prossimi anni». Moodys ha motivato la sua pagella nei confronti della Fiat, sottolineando come «dallinizio dellanno il gruppo ha proseguito con successo sulla strada del recupero sostenibile del suo profilo finanziario, nonostante uno scenario competitivo più difficile e la debolezza di alcuni mercati». «E proprio labilità di Fiat di fronteggiare le pressioni esterne con una performance finanziaria forte a livello di gruppo - osserva lanalista di Moodys, Falk Frey - è stato un fattore chiave per lupgrade e il ritorno a un rating investment grade. Loutlook stabile riflette laspettativa di Moodys che i miglioramenti operativi dellAuto sono sostenibili e saranno accompagnati da contributi più elevati da parte degli altri business industriali, in particolare Iveco e Cnh, nonché da un approccio più equilibrato tra azionisti e obbligazionisti in merito, soprattutto, a futuri piani di buy-back».
Ma cè un altro aspetto importante dietro la pagella dellagenzia di rating e i giudizi espressi da Marchionne.
È come se Moodys e lamministratore delegato di Fiat Group si fossero stretti simbolicamente la mano dopo le polemiche dei mesi scorsi coincise, a gennaio, con la decisione dellagenzia di rinnovare il rating Ba1 nonostante i risultati positivi conseguiti dal Lingotto. E Marchionne, in proposito, non aveva esitato a definire «osceno un giudizio junk a una società senza debiti».
Intanto ieri, nonostante le previsioni di un maggio nero per il mercato dellauto, le azioni Fiat hanno beneficiato delleffetto Moodys portandosi, con il più 1,51%, a 14,5 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.