Fiat, Scajola convoca il tavolo

Il governo ha convocato per mercoledì 8 luglio, al ministero dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico sull’auto. Lo rendono noto la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e l’assessore all’Industria, Andrea Bairati. A presiedere l’incontro sarà il ministro Claudio Scajola. «Siamo molto soddisfatti di questa convocazione - spiegano Bresso e Bairati - perché fa partire un lavoro strategico fondamentale per il futuro di una parte molto significativa dell’industria italiana». Intanto, in attesa di confrontarsi nuovamente con le parti sociali, il Lingotto ha annunciato altra cassa integrazione per gli operai di Pomigliano d’Arco (Napoli), peraltro già fermi da giovedì dopo una ripresa produttiva durata tre giorni. I lavoratori rientreranno il 20, 21 e 22 luglio, per poi restare a casa fino al 6 settembre. Gli operai di Pomigliano, dallo scorso anno, lavorano con una media di una settimana al mese.
Dalle vicende sindacali a quelle che riguardano il consolidamento in atto nel mondo dell’auto. Due i temi al centro dell’attenzione: la querelle tra Volkswagen e Porsche, insieme all’interesse del Qatar di entrare in quest’ultima società; la possibile definizione nei prossimi giorni del futuro di Opel. In proposito, la cinese Baic ha rinnovato la sua offerta non vincolante al termine della due diligence. A questo punto la casa madre General Motors dispone di maggiori opzioni nell’ipotesi di un nulla di fatto nelle trattative in corso con l’austro-canadese Magna, che comunque «sono le più promettenti», ha commentato il sottosegretario all’Economia tedesco, Jochen Homann.
«Il governo - ha aggiunto il membro del governo - valuterà entro luglio il piano industriale dell’acquirente della casa automobilistica». Nel frattempo, il segretario di Stato inglese all’Industria, Peter Mandelson, ha reso noto che per facilitare la chiusura dell’accordo con Magna, Londra potrebbe contribuire a sua volta con finanziamenti. Opel controlla due impianti in Gran Bretagna, sotto il marchio Vauxall.

Un punto in più a favore di Magna arriva infine dalla decisione di Gm di rinunciare all’opzione call, in pratica di riprendersi Opel una volta risanata. Fiat, intanto, resta sempre alla finestra, pronta a rientrare in gioco.PBon

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