La fidanzata di Corona «Nel film fanno tutto gli altri, io mostro solo il sedere»

Belén, basta la parola. Come Totò e Peppino non ha bisogno di un cognome, Rodriguez, ormai superfluo. Non la pensa così il consigliere d’amministrazione Rai, Antonio Verro che ieri, a proposito dell’eventuale partecipazione della showgirl al Festival di Sanremo commentava: «...Il fatto di avere Belen sul palco e Fabrizio Corona in prima fila all’Ariston non mi pare dia una buona immagine del servizio pubblico». Comunque, tornando a lei: bella è bella, per non dire spettacolosa, ma, a differenza di altre, non esita a concedersi. Artisticamente parlando, s’intende. Ed è pure spiritosa. Sentitela un po’: «Fanno tutto loro - riferendosi a De Se Dica e soci - io faccio vedere il sedere». Che in effetti, tra ippopotami e giraffe, occhieggia malizioso dai minijeans. E ammette: «Si vede la mutanda, ma con eleganza». E anche le scollature, ottime e abbondanti, sono (faticosamente) contenute nel reggiseno e nel buon gusto. Salvo un incidente fuori copione, al ristorante con noi giornalisti, metà dei quali, storditi dal comizio di Massimo Ghini, hanno mancato la furtiva visione di una tetta in libera uscita. Sembra sincera la ragazza, come quando spiega, col sorriso incantatore, il suo amore per l’Italia: «Mi bastano dieci giorni di vacanza in Argentina per soffrire di nostalgia». Un po’ ruffiana, per forza, ma con classe: «La mia fortuna più che il reality è stato lo spot con Christian, un maestro di comicità». E torniamo a Sanremo, tappa obbligata per il titolo di star? «Nemmeno contattata». Durante le riprese nella savana, neanche a farlo apposta proprio nella settimana aperta ai giornalisti, è rimbalzata sul set la confessione transoceanica di Lele Mora. Ovvio che Belén sia rimasta spiazzata, per quanto possa esserlo la fidanzata di un oltranzista della trasgressione come Corona. Così, senza smettere il sorriso, ha imbracciato i bagagli dall’albergo nei dintorni di Johannesburg per rifugiarsi in ferreo silenzio stampa nella più riservata Pretoria.

Sospinta dall’alibi, sacrosanto, di dover girarvi qualche scena. L’ultima battuta a Ghini, uno dei due partner, con Panariello, del suo episodio, che giura: «Belén può diventare la nuova Bellucci». Chissà se è un complimento.

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