Alla fiera del gioco i bimbi scoprono la trottola

Che i giochi tecnologici siano i più desiderati dai bambini non è poi così vero. A quanto pare sui videogames portatili la meglio ce l’hanno i giochi di una volta. La rivincita arriva dal passato: i bambini restano incantati dalla trottola, la stessa con cui giocavano le loro nonne. Già Callimaco e Catone la consigliavano come passatempo ideale per i bambini al posto «dei malefici dadi». E adesso, dopo duemila anni, le trottole, ora anche in versione tecno e coloratissima e ispirate al mondo dei cartoni animati giapponesi, continuano ad appassionare i più piccoli e non solo.
In questi giorni sono state tra i giocattoli protagonisti del salone «G come giocare» a Fieramilanocity, che ha ospitato anche il primo appuntamento dei tornei ufficiali. Li ha organizzati la World Beyblade Organization. La sigla raccoglie a livello internazionale i patiti di questo gioco diventato vera e propria disciplina sportiva. In tanti sono rimasti ipnotizzati dal gioco di colori a tutta velocità messo in scena dal gioco più antico del mondo. Ma nel salone sono stati decine gli eventi e i momenti di intrattenimento allestiti per i bambini.

Dai tornei di tiro in porta o al canestro al calcio da tavolo, da un insolito biliardo circolare alle lezioni di dog-training, fino agli spazi dove provare i giochi più diversi e ai laboratori dove decorare le palle di Natale o disegnare e colorare.

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