Figli di rapinatore assaltano farmacie e negozi

Figli di rapinatore assaltano farmacie e negozi

Mentre il padre era in carcere per rapina, i suoi due figli minorenni hanno pensato bene di proseguire l’attività «di famiglia» assaltando con quattro coetanei, tra cui una ragazza, una dozzina tra tabaccherie e farmacie nel giro di poco più di un mese. Il colpo d’occhio di un paio di agenti delle volanti ha però messo fine alle scorribande della baby gang, identificando e denunciando i giovani delinquenti.
L’operazione infatti nasce casualmente quando un equipaggio di pattuglia in via Paravia nota un ragazzo e una ragazza aggirarsi attorno a un supermercato. Le descrizioni corrispondevano a quelle di due giovanissimi rapinatori molti attivi in zona nelle ultime settimane. I poliziotti li bloccano e, facendo capire di avere già delle prove nei loro confronti, li fanno confessare. I due vengono identificati per F. O., 17 anni, figlio di un pregiudicato attualmente a San Vittore, e della sua amichetta S. S., 16 anni, entrambi già con piccoli precedenti. Dai due baby rapinatori, gli agenti sono risalgono al fratello, V. O., e a un paio di amici, L. A. e A. F., tutti sedicenni, più un maggiorenne Antony S., 18 anni.
Nelle loro abitazioni i poliziotti trovano i vestiti usati nei colpi, e immortalati in alcuni filmati, e un paio di taglierini di grosse dimensioni, usati per intimorire le vittime. F. O., che sembra il «capo della banda» racconta di aver iniziato l’attività prima di Natale assaltato un supermercato insieme ad altri due soggetti di cui, stranamente, ricorda solo il nome senza essere in grado di fornire altri particolari per la loro identificazione. Altri colpi, sembra una dozzina, sarebbero stati poi effettuati arruolando di volta in volta il fratello, gli altri tre amici e la ragazza. Tra l’altro proprio S. S., per la sua vistosa capigliatura e per l’ancor più vistoso giubbetto era stata ripresa e individuata in diverse rapine.
Visto l’atteggiamento collaborativo, la giovane età e la mancanza di flagranza, la polizia decide di non arrestare i ragazzi ma solo denunciarli a piede libero. Senza pertanto mandando i due fratelli a raggiungere il padre attualmente in carcere.

L’uomo, rapinatore seriale, era stato arrestato all’inizio dell’estate del 2010 e poi messo ai domiciliari. A dicembre 2011 era poi tornato in galera, giusto quando i suoi due figli hanno pensato bene di seguirne le orme.

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