A Filettino vietato ammalarsi: il medico c’è solo un’ora a settimana

Fino a ieri aveva il record di Comune più alto del Lazio, con i suoi 1.063 metri sul livello del mare. Adesso, però, Filettino rischia di avere un primato assai meno invidiabile: quello di paese dove è vietato ammalarsi. In questo borgo di neppure mille abitanti in provincia di Frosinone, al confine con quella di Roma sul versante dei monti Simbruini, non c’è neppure un’ambulanza o una guardia medica, anzi, l’unico medico che sale fin qui, viene per un’ora alla settimana, ma solo dal lunedì al venerdì. E così l’altro ieri si è consumata l’ennesima tragedia: un uomo di 48 anni, colpito da infarto, è morto nell’attesa vana di un medico che lo portasse fino ad Anagni, a 45 minuti di distanza. Eppure Filettino non è l’ultimo dei borghi della nostra regione: i residenti sono meno di mille, ma in estate diventano addirittura diecimila. In inverno, poi, sono diverse migliaia gli appassionati della neve che ogni fine settimana raggiungono gli impianti di Campo Staffi, a pochi chilometri dal paese. Eppure anche una semplice caduta sulla neve, o una slogatura mentre si va per i prati, rischiano di diventare una tragedia: se ti ammali nell’ora e nel giorno in cui c’è il medico, qualche speranza di soccorso ce l’hai, altrimenti è meglio incrociare le dita. Ma la tragedia dell’altro giorno ha fatto scoccare la scintilla della disperazione della gente, dopo che alcune settimane prima tutto il paese aveva partecipato ai funerali di un ragazzo di 16 anni, morto dopo una crisi respiratoria e anche lui rimasto a lungo senza quei soccorsi che probabilmente avrebbero potuto salvarlo. Il sindaco Gianfranco Catena non riesce a contenere la rabbia: «Sono anni che protestiamo, ma nessuno interviene. Se continua così vado a incatenarmi a Roma, sotto la Regione - spiega -. Lì trovano i soldi per tutto, per tante manifestazioni inutili, ma non per una guardia medica a Filletino, che tra l’altro servirebbe anche il vicino paese di Trevi nel Lazio. Ho solo ricevuto promesse. Anche la Asl di Frosinone aveva annunciato l’istituzione di un centro sanitario, ma non s’è visto niente. Ho scritto anche al presidente della Repubblica, che altro dobbiamo fare? Neppure davanti a certe tragedie le istituzioni si muovono».

Il sindaco ha lanciato una proposta alla facoltà di Medicina di Tor Vergata, per cercare di tamponare l’emergenza: «Vogliamo stipulare una convenzione con i neolaureati, perché vengano qui a fare tirocinio. Siamo disposti a pagar loro lo stipendio e a mettere a disposizione i locali per l’ambulatorio e l’alloggio».
Enrica Rinaldi

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