Serialità

Finalmente anche in Italia raccontare Gesù non è peccato

Per la prima volta, da questa settimana il pubblico italiano può vedere in chiaro una serie che è stata amatissima all'estero

Finalmente anche in Italia raccontare Gesù non è peccato

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Per la prima volta, da questa settimana il pubblico italiano può vedere in chiaro una serie che è stata amatissima all'estero. Parliamo di The Chosen (Il prescelto) che andrà in onda su Tv2000 ogni lunedì alle 20 e 55. Si tratta della prima serie televisiva, in più stagioni, dedicata alla figura di Cristo. Una fiction partita dal basso negli Usa (all'inizio è stata finanziata tramite crowdfunding) che è stata lanciata, nel 2019, gratis sul web e che, poi, è arrivata a pagamento su varie piattaforme televisive e di streaming. Tanto per dare l'idea: ha raggiunto finora oltre 200 milioni di spettatori, ha totalizzato più di 770 milioni di visualizzazioni dei singoli episodi e conta più di 12 milioni di follower sui social media. La serie, diretta e co-scritta dal regista Dallas Jenkins - è il figlio del famoso scrittore Jerry Bruce Jenkins, cocreatore della serie cristiano distopica Left Behind - da larghissimo spazio ai personaggi che ruotano attorno a Gesù con un racconto che fa presa, a prescindere dalle convinzioni religiose personali (lo scrivente non è credente ma l'ha guardata con interesse). Ecco perché negli Usa siamo già alla terza stagione. Per quanto fedele ai Vangeli, tolta qualche ingenuità molto 'mericana, The Chosen sa essere narrazione, quindi si prende il giusto grado di libertà. Mette in scena i dubbi, le speranze, le ferite e le fatiche dei discepoli, e della gente comune, prima e dopo l'incontro con il Maestro.

Il risultato è una serie che dimostra che raccontare la religione con rispetto ma senza ingessature si può.

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