«Finalmente un po’ di chiarezza»

«Sono contento che la Cassazione abbia fatto chiarezza, ce n’era davvero bisogno. Spessissimo i furti in appartamento o gli scippi sono commessi da ragazzini. E la situazione è frustrante: a volte il pm chiede la convalida dell’arresto ma il gip rimette immediatamente in libertà il minorenne». Il sostituto procuratore del Tribunale dei minori di Roma, Fulvio Filocamo, è impegnato nel recupero degli zingarelli che delinquono. «Io ho chiesto la convalida dell’arresto per casi limite, quando il ragazzino è plurirecidivo, o dimostra una personalità delinquenziale spiccata». Questi baby delinquenti sono sfrontati. «A volte sputano sui militari o li provocano dicendo: tanto tu non mi puoi far niente perché sono un minore». Ma c’è spazio per l’integrazione: «Sono portatori di rabbia, chi nasce e vive in un campo nomadi vuole imitare il coetaneo che sta meglio, oppure viene sfruttato dai maggiorenni a cui è affidato. Così ruba e per lui l’arresto può essere un bene, è il primo momento di contatto con il loro mondo, con i genitori».

Molti di questi ragazzi, seguiti in istituto, riescono a uscire dal ghetto. «Una nomade rubava dall’età di nove anni. Aveva 12 pagine di denunce. A 14 anni ha accettato di essere seguita in un centro e ora sta per diventare una parrucchiera». Non sempre la reclusione rimane una prigione.\

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